Il nuovo stadio? Potrebbe sorgere a Monserrato se non si trovasse la soluzione a Cagliari o nelle città limitrofe: “Noi siamo propensi a metterlo a disposizione”. Con il PUC anche questo sarà possibile: spumante in aula per festeggiare il piano urbanistico, sindaco, assessori, consiglieri e presidente del consiglio all’una del mattino hanno brindato dopo che il progetto comunale ha avuto il benestare della maggioranza. Il sindaco Tomaso Locci: “Un traguardo storico per la nostra città che aspettava da 25 anni questo momento”. Il via definitivo lo si avrà solo con il consenso della Regione con la quale l’istituzione locale si relaziona a riguardo da circa un anno. Tante le novità che si prospettano per il centro dell’hinterland cagliaritano, per il quale si prevede un incremento della popolazione di circa 3,500 mila abitanti.
“Un lavoro di squadra ha permesso di raggiungere questo importante risultato, tutta la maggioranza e i collaboratori hanno partecipato attivamente e con immenso impegno. Ho costituito un team di 13 persone, confermando gli ingegneri degli uffici del piano, coadiuvandomi con professionisti come agronomi, archeologi. Un ulteriore valore è stato aggiunto dal professor Marchi in quanto, sebbene avessimo preparato una delibera per un incarico, lui ha rinunciato pur di fornire la sua preziosa collaborazione”. Una figura di grande importanza, “tra i maggiori urbanisti di tutta l’Isola”, conosce esattamente ciò che cela il sottosuolo del territorio e, per evitare “disguidi”, come quelli accaduti a Cagliari in via Roma, dove, dopo essere stati sepolti per secoli, sono riemerse le antiche strutture del passato che hanno bloccato i lavori, è stato scelto proprio lui che ha prestato la sua collaborazione gratuitamente “perché era stato nominato assessore da me nel 2016 e ha deciso di donare le sue conoscenze a Monserrato”. “A differenza di quanto spesero 25 anni fa le precedenti amministrazioni che cercarono di realizzare il PUC, un miliardo e duecento milioni, noi siamo riusciti a contenere questi costi in circa 300 mila euro”.
È un piano”moderno” che accoglie le richieste dei cittadini e imprenditori presentate in tre assemblee pubbliche e diverse commissioni. Nelle zone agricole sono previste le aree per creare le comunità energetiche e potranno partire i piani di risanamento e sorgere nuove residenze e servizi: ristoranti, bar, uffici pubblici attività commerciali che consentiranno di creare un indotto economico e nuove opportunità di lavoro. “Non piccoli ghetti ma zone dove la gente potrà vivere bene. Abbiamo anche identificato dove sorgerà il nuovo cimitero, oltre il policlinico e circa 43 ettari che potranno essere utilizzati per i grandi eventi sportivi internazionali. Uno stadio di atletica, di calcio se non si trovasse la soluzione per Cagliari o nelle città limitrofe, noi siamo preposti a metterlo a disposizione. Anni fa avevamo avuto la proposta di far sorgere un circuito di formula 3 e, perché no, potrebbe essere realizzato come quello per i go kart assieme a una piscina e una palestra al coperto. Nel momento in cui si realizzano i grandi eventi ci devono essere anche i servizi, abbiamo quindi aumentato anche quelli dedicati agli sportivi. Abbiamo anche pensato a zone dove si potranno realizzare case per i familiari dei pazienti, residenze per gli studenti, attività commerciali e strutture ricettive. Stiamo completamente trasformando tutta l’area adiacente alla Ss 554 per non parlare della zona di via San Gottardo dove le aree verranno donate al Comune che potrà non solo gestire il museo delle Ferrovie dello Sardegna ma realizzare quello del vino, delle tradizioni vitivinicole con un’area servizi e parcheggi in modo tale che i musei possano generare un indotto importante”. Tante le novità insomma, che cambieranno la città: con il PAI e il PUC una potenziale trasformazione che anno, dopo anno, vedrà sorgere servizi, strutture importanti, nuove abitazioni che potranno ospitare circa tre mila e cinquecento abitanti in più. “I tempi sono cambiati, ora nuove norme impongono tempistiche più ridotte e che, quindi, se tutto va bene, verso gennaio, febbraio consentiranno alla Regione di accogliere il nostro piano”. Della minoranza ha votato a favore Caterina Argiolas che “ha capito il valore dell’opera”.