Il fratello del portavoce di Christian Solinas, l’allora tutto fare e uomo filtro del grande capo Mauro Esu, è dentro il superstaff milionario della presidente della Regione Alessandra Todde. Il portavoce Mauro fu poi silurato all’indomani del tradimento di Sardara, suo fratello Stefano pure, tanto che poi ha provato a consumare la sua vendetta attraverso la via giudiziaria, contestando la legittimità dell’incarico di segretario del psd’az di Solinas, causa persa con tanto di sanzione da cinquemila euro. Ma Stefano Esu si è rapidamente riposizionato. A oltre 120mila euro all’anno, oltre 6.500 al mese, niente meno che come super consulente della presidente Todde in materia di enti locali. Esu è in buona compagnia nel super pagato poltronificio della Regione, che i 5 stelle avevano demolito quando erano all’opposizione in consiglio regionale e lo fondò Solinas, e che ora riempiono più che volentieri con i loro fedelissimi. Come Franziscu Sedda, che ha prestato il simbolo di A Innantis per sardizzare quello dei 5 stelle alle regionali, che non è stato eletto ma viene ottimamente riciclato come esperto di lingua sarda e autonomismo. Sempre a 120mila euro all’anno di soldi pubblici.
Nel gabinetto di giunta ci sono anche Andrea Balduzzi esperto di industria, Thomas Castangia di innovazione tecnologica, Diego Corrias di programmazione unitaria, Stefano Ferreli di legislazione, Nicola Pirina di strategie per l’innovazione, innovation management, innovation policy e sviluppo economico territoriale, Jacopo Gasparetti, consulente in comunicazione. Dunque, il contestatissimo super staff non sarà smantellato. Anzi, costerà ancora di più se si considerano, per esempio, i 50mila euro all’anno in più al segretario generale (totale quasi 250mila) che guadagna più di Mattarella.












