Il Comune di Cagliari: “Fondi a Domus del Luna? Prima ci diano i nomi delle persone da aiutare. È una questione di trasparenza”. Così Viviana Lantini, assessora comune alle Politiche sociali risponde a Ugo Bressanello. Il fondatore di Domus de Luna ha chiesto un contributo per la sua missione di sostegno ai poveri (acquisto generi alimentari e bombole del gas) e ha bacchettato l’amministrazione comunale cagliaritana che, a suo dire, non dà una mano alla sua attività. L’assessora Lantini, riconosce l’impegno e la buona volontà di Bressanello e ricorda che il Comune di Cagliari garantisce anzitutto alla Fondazione Domus De Luna la possibilità di svolgere le sue attività presso un locale comunale “in concessione d’uso con la possibilità di compensare integralmente il canone dovuto con il valore delle prestazioni sociali rese”, cioè gratis.
L’esponente della giunta aggiunge poi di aver già spiegato negli scorsi anni alla Fondazione Domus De Luna che, il Comune di Cagliari “così come ogni amministrazione pubblica, nell’erogare contributi economici sia direttamente alle famiglie, sia agli enti/associazioni del terzo settore che operano in ambito sociale a sostegno dei bisognosi, deve rispettare i criteri obbligatori di legittimità, imparzialità e trasparenza. Proprio perciò”, aggiunge, “avevamo richiesto alla Fondazione Domus De Luna di fornirci i dati dei nuclei assistiti per le nostre necessarie attività di verifica ed eventuale presa in carico finalizzata a garantire agli stessi ogni intervento necessario e in una situazione di parità di condizioni con tutti i nostri assistiti. In occasione di qualche riunione tenutasi proprio alla nostra presenza, oltre che del sindaco e del dottor Bressanello”, aggiunge “la Fondazione si era impegnata ad individuare una modalità congiunta di intervento anche fornendo l’elenco dei loro beneficiari. Ciò era necessario anche al fine di consentirci una verifica finalizzata ad evitare qualsiasi duplicazione o moltiplicazione di interventi a favore delle stesse persone. Nessun dato”, conclude, “è stato finora fornito in tal senso ai nostri Uffici”. Secondo l’assessore Lantini il Comune ha chiesto alla Fondazione le liste degli assistiti per verificare se le persone aiutate da Domus de Luna, fossero già destinatarie di dalla Caritas e alla Croce Rossa (finanziate dal Comune). Ma non sarebbe arrivato nessun documento.
“Ricordo che purtroppo trattandosi di un soggetto privato”, sottolinea la Lantini, “i contributi pubblici erogati, sono soggetti al rispetto delle regole. La Fondazione Domus De Luna e lo stesso signor Bressanello sono a conoscenza del fatto che laddove sussistono i presupposti per l’erogazione di somme o il pagamento di prestazioni dovute, il Comune di Cagliari assolve regolarmente ai propri compiti, come gli stessi possono agevolmente verificare relativamente a tutte le attività rese ad esempio nelle strutture per minori, a vario titolo gestite o da Exmè, o da Fondazione Domus De Luna e da ulteriori strutture variamente denominate. La disponibilità alla assistenza dei nostri cittadini bisognosi è per noi una priorità assoluta, e i nostri uffici di città con le assistenti sociali sono a disposizione dei cittadini per ogni necessità”.
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