Ecco la verità: Comune, Università, Ersu e Regione, cioè tutte le rappresentanze istituzionali coinvolte, sono d’accordo: i locali di Viale Sant’Ignazio che ospitavano gli indigenti della Città, verranno dati all’ Ersu per la mensa agli studenti universitari. Lo scrive a pieno titolo a pagina 21 di Cagliari L’Unione Sarda di oggi 9 ottobre
2018. Che tra l’altro riporta una una dichiarazione del Sindaco Massimo Zedda: “Ci sono servizi che possono essere trasferiti al San Giovanni di Dio: lì, molti vagabondi troverebbero il pasto caldo e assistenza sanitaria”. Ma è solo una delle ipotesi, precisa il cronista: il Sindaco Zedda immagina a Monte Urpinu una cittadella della solidarietà e dell’associazionismo culturale,sportivo e di altro genere. Quel che fa più pensare e che per certi versi “fa pena” e che gli indigenti e le persone in difficoltà vengano etichettate come “vagabondi”, ai quali dare da mangiare e qualche cura medica nell’ospedale diurno, ma non quel rifugio sicuro che avevano nella Casa dell’accoglienza di Sant’ Ignazio.
Ai cittadini le conseguenti riflessioni.
Marcello Roberto Marchi











