“La Casa Circondariale di Cagliari-Uta non soffre solo per la carenza di Agenti Penitenziari, secondo una stima ne mancano almeno un’ottantina, ma anche per la riduzione ai minimi termini del personale contabile e della Dirigenza Penitenziaria. Un dato che pesa sul trattamento delle persone private della libertà e sugli equilibri dell’Istituto e sui diritti”. Lo sottolinea Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, facendo osservare che “mentre si avvia il processo per l’attivazione del Padiglione 41bis, mancano figure professionali che garantiscono il corretto e trasparente funzionamento dell’Istituto”
“Sempre più spesso – rileva Caligaris – le persone ristrette che lavorano dietro le sbarre ricevono le mercedi con grave ritardo e si rivolgono ai familiari per piccoli acquisti di generi di conforto. La problematica investe l’intero sistema del pagamento dei servizi, degli appalti e la relativa rendicontazione. Senza dimenticare che il personale amministrativo si occupa anche della gestione dei conti correnti dei/delle detenute gestendo le loro entrate e uscite”.
“Il numero esiguo di personale contabile non è purtroppo un problema di esclusiva competenza di Cagliari-Uta, ne soffrono molto anche le Colonie Penali. La realtà della Casa Circondariale è però particolarmente delicata perché – sottolinea la presidente di SDR ODV – riguarda circa 700 detenuti (38 donne) e un complesso dove quotidianamente si muovono oltre un migliaio di persone. Dove arrivano merci e si sviluppa una mole di impegni e di lavoro che richiede la presenza costante di funzionari e assistenti contabili, per la gestione dei fondi ministeriali, dei pagamenti e degli acquisti, della contabilità e di altre attività amministrative. La loro presenza è essenziale per garantire il corretto funzionamento degli istituti e il rispetto delle normative vigenti”.
“Appare veramente paradossale – conclude Caligaris – che il Ministero della Giustizia, mentre si appresta ad aprire nel Villaggio Penitenziario di Cagliari-Uta un Padiglione, riservato a 92 detenuti della massima sicurezza, non si preoccupi di dotare la struttura di Personale Penitenziario in grado di gestire l’intero sistema, garantendo i diritti. E’ notorio che le nozze con i fichi secchi non sono felici e non durano a lungo”.












