Mamoiada e il suo “ Binu a rasu “ è stato certamente un “ business”. Per chi ? Era sufficiente fare un giro tra i venti stand e ci siamo accorti che, intanto, non c’era solo Mamoiada, ma anche Sarule, ma anche Tonara. Un gemellaggio o una intrusione programmata, per far quadrare i conti ? Ma non c’era solo il tanto declamato “ binu nieddu” ( troppo cari, un calice a ricordo e una … bevuta, certamente rapportato al costo del ticket pagato dai singoli stand agli organizzatori, pare anche oltre 200 euro) e l’artigianato , i formaggi e l’olio di Mamoiada . C’era anche giovanotto che ha portato nella “nobile” piazza del Corso Vittorio Emanuele gli ortaggi che coraggiosamente coltiva nelle sue terre : peperoni, melanzane,pomodori e varie produzioni del suo orto ,che hanno attirato la curiosità delle mamme cagliaritane, che devono fare i conti tutti i giorni con il proprio borsellino. Anche questo giovanotto ha pagato il ticket di 200 euro : non so se li abbia ricavati nei due giorni di esposizione. Il business non è certo degli espositori. Anche perché c’erano in piazza i tradizionali hobbysti, come da programma. “Trasferiti” d’ufficio, proprio in Piazza Yenne, già satura di tavolini, sedie e ombrelloni. Oltre gli immancabili extracomunitari, con i loro “ carrucci” di oggettistica varia. Ma, questi non pagano ticket . A differenza degli hobbysti, che pagano circa 50 euro a settimana: qualcuno ha preferito pagare 700 euro in anticipo per l’intera stagione !!!
Ecco, questo è il vero “business” !!! Il Sindaco ne è a conoscenza ? E l’Assessore Comunale alle Attività Produttive, che ha certamente a cuore il Centro storico e si sforza con mirabile entusiasmo a promuovere apposite settimanali Conferenze Stampa, ne è a conoscenza ? La Giunta e il Consiglio Comunale, che approvano programmi e destinano risorse per le manifestazioni in Città, ne sanno anche loro qualcosa ? A noi ed ai cittadini interessa che le strade e le piazze della Città non siano gestite solo dai privati, che fanno il loro mestiere, ma che la “ Mano pubblica” sia presente e ne garantisca la fruibilità anche a chi paga le tasse alle casse dell’Erario.
Marcello Roberto Marchi











