I turisti positivi restano in Sardegna, salta il ponte aereo e navale per farli rientrare

Quattrocento vacanzieri contagiati e in isolamento sentiti dalla Protezione Civile, solo 65 disposti a partire. Risultato: niente piano per farli rientrare


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Salta totalmente il piano, pensato da Croce Rossa e Protezione Civile, per far rientrare a casa, a bordo di aerei o navi, i turisti positivi al Coronavirus presenti in Sardegna. Quello che doveva essere un progetto realizzabile in tempi brevi è totalmente naufragato dopo le telefonate realizzate proprio ai vacanzieri. Quattrocento contattati, solo 65 hanno detto “sì” al trasferimento. A fornire i numeri all’Ansa e, in seguito, a confermarli, è l’assessore regionale dell’Ambiente Gianni Lampis, che tra le mani stringe anche la delega alla Protezione Civile. Niente da fare, quindi, per il possibile ritorno in sicurezza dei vacanzieri contagiati, che a questo punto finiranno la loro quarantena in questa o quella località dell’Isola.

 

I risultati del “sondaggio” saranno comunicati, a breve, al dipartimento, che dovrà poi raccordarsi e valutare con la parte politica. Ma le navi e gli aerei, a detta dello stesso Lampis, sono destinati a non partire mai. Scartata l’ipotesi del ponte aereo-navale. subito comunicato al dipartimento che farà ulteriori valutazioni di concerto con la parte politica governativa. Visto il numero contenuto di chi vuole rientrare – conclude l’assessore – l’ipotesi di un ponte aereo o navale è già stata scartata”.




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