Nico Vacca ha 21 anni, è uno studente universitario cagliaritano, studia ingegneria elettrica. Forse mai avrebbe pensato che il suo parere sulla crisi della vita notturna a Cagliari avrebbe suscitato un dibattito così vibrante. Ha guardato la città con gli occhi di un ragazzo, ha visto via Roma spettrale all’una di notte, e qualcosa gli è sembrato strano. Una città sempre meno a misura di giovane? “Quello che condiziona i ragazzi sono soprattutto i prezzi- spiega- o spendi 15 euro per entrare in discoteca ma con due drink ( di media) o spendi 20-25-30 per il tavolo ma sempre in discoteca ( e si avvicina all’idea del locale con musica dove si possono bere drink e soprattutto dove puoi andare senza sentirti un vecchio o un bambino a confronto), detto chiaramente.
Cioè o vado in un locale a prendere un drink a 6-7€ e la qualità talvolta è pessima e non sei manco in un locale decente o devo spendere molto di più ma per andare in una discoteca”.
Ma perchè la città di notte si sta svuotando?
Il problema credo sia proprio la mentalità cagliaritana. Dobbiamo vivere di turismo e invece non facciamo nulla per attirare turisti. Hotel vuoti come puoi notare, ci sono più hotel a Tortolì che a Cagliari. Senza tralasciare i monumenti che sono abbandonati a loro stessi.
Anfiteatro, Bastione ( distrutto dai vandali ), tuvixeddu che c’è ancora la discarica in via is maglias..
È tutto abbandonato a se stesso…
Come pretendiamo che Cagliari viva di turismo se non viene curato nulla?
D’estate cosa si fa? Al Poetto ci sono solo i caddozzi e il Lido che fa serate… Da Marina piccola al D’aquila tranne qualche Risto-Pub non c’è nulla.. Deserto totale.. Eppure anni fa mi ricordo che andavo con i miei genitori ed era pieno di gente che non faceva a camminare…
Ok stiamo migliorando le vie del centro con i vari restauri ma non basta.. può essere un inizio ma per attrarre turisti serve qualcosa di più.
Non bastano i Risto-Pub, i ragazzi vogliono divertirsi come accade il giovedì o venerdì notte sotto il Bastione, dove c’è un locale angolo via Manno dove c’è musica ma si beve tranquillamente un drink e si può pure ballare.
Non è che per andare tra i giovani devo per forza andare nelle discoteche
Un locale simile è i Sette Vizi ma c’è un’età media decisamente superiore ai 25 anni…senza parlare della selezione per poter entrare. In estate tutti vanno al Mojito.. Si beve un drink e si sta in compagnia.. E va tantissimo perché anche se apre ogni anno, è qualcosa di diverso dalla solita monotonia invernale.
Ma i ragazzi vorrebbero una città diversa? Disegnata come?
Non devo essere costretto ad andare in un Risto-Pub per consumare un drink. E nemmeno in discoteca. Ci vorrebbe la via di mezzo che appunto attira i ragazzi ( Sphera Locura anche se piccolo e anche se lì si va solo ed esclusivamente per bere) si tutta Italia. Ad esempio guarda Rimini: locali, discoteche. E li ci vanno per il mare? Non penso proprio.
Immagina una città con i locali di Rimini ma sul Poetto.. E dimmi se sceglieresti Rimini o Cagliari con la possibilità di andare in tutte le altre spiagge della Sardegna anche del Cagliaritano.
Cosa ne pensi di una città dove il Comune impone lo stop alla musica live alle 22?
Il problema della musica, il problema è che se quel locale era conosciuto per quello e gli togli la musica come fa ad andare avanti? Soprattutto alle 22 fa ridere perchè alle 22 inizia ad arrivare la gente. Bisogna svegliarsi… Abbiamo un po’ la mentalità di paese…
Ci manca la scintilla che faccia diventare Cagliari una metà ambita dai giovani e non solo…
Ripeto i punti fondamentali sono la varietà dei locali, ripopolare zone ormai deserte, sistemare i monumenti musei, migliorare trasporti Compresi il fine settimana.. Da qui si avranno conseguenze come la costruzione di hotel in base alla richiesta, ampliamento dell’aeroporto e del porto. E’ così che si combatte la crisi non chiudendo locali e mettendo divieti ovunque. I ragazzi di paese che studiano a Cagliari spesso preferiscono tornare a casa perché tanto non c’è nulla che li trattenga il fine settimana da dire ” andiamo lì che ci divertiamo troppo”.. O restano per i freedrink o qualche serata in discoteca o per altri motivi ma mai sentiti dire ” resto per andare in quel locale”..











