Né Solinas né Truzzu. I centristi della coalizione di centrodestra vogliono dire la loro sul candidato presidente alle prossime elezioni regionali in Sardegna e bocciano sia l’ipotesi che a guidare la coalizione sia l’uscente Solinas, in caduta libera in tutti i sondaggi, sia quella che vede al comando il sindaco di Cagliari Truzzu, fedelissimo di Giorgia Meloni, esponente della prima ora di Fratelli d’Italia. Con entrambi, secondo i centristi, si rischia di perdere: Solinas è completamente consumato da anni di governo in cui nulla è stato fatto se non poltronifici e incarichi super pagati, implicato in due inchieste e già sotto processo per abuso d’ufficio, con la Sardegna in condizioni disastrose soprattutto in sanità e trasporti. Truzzu, anche lui sempre agli ultimi posti nel gradimento sui sindaci dei cittadini, è poco gradito ai cagliaritani per la questione cantieri e poco conosciuto fuori da Cagliari.
Se il candidato fosse uno dei due, ma i centristi propongono un sondaggio popolare per scegliere un candidato adeguato, i centristi potrebbero decidere di prendere armi e bagagli e passare dalla parte di Soru, sostenendo l’ex governatore che è in corsa in un centrosinistra frantumato dall’alleanza Pd-5Stelle. Fra centristi e Soru ci sono stati già alcuni contatti e nella coalizione dell’ex governatore sono in arrivo anche i calendiani di Azione.
Alessandra Todde inizierà invece ufficialmente la campagna elettorale domenica prossima a Nuoro. Il diktat romano dei 5 stelle, che hanno posto come condizione dell’alleanza la candidatura di Todde senza passare per le primarie, ha schiacciato il Pd in un ruolo difficile: nonostante l’appello della segretaria Schlein dalla festa dell’unità in fiera a Cagliari, la ricomposizione non solo della coalizione ma anche del partito, in Sardegna è ormai impossibile.









