I benzinai della Sardegna allo stremo: “Siamo senza rimborsi e nessuno ci difende”

Benzina alle stelle, i gestori dei distributori puntano il dito contro il Governo: “Non ci difende, abbiamo ancora le commissioni da pagare quando utilizzano le carte di credito: rimborsateci le accise”


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I benzinai della Sardegna sono allo stremo: accise non pagate, prezzi della benzina ormai nuovamente alle stelle e troppe spese. E, soprattutto, un silenzio giudicato “assordante, da parte del Governo”. La rabbia è tantissima e l’Angac-Confsal ha deciso di andare per vie legali contro lo Stato e rimarcare la volontà di una protesta che dovrà coinvolgere tutti i titolari di distributori di benzina: “Siamo configurati come servizio di pubblica utilità, ovvero un’attività esercitata da privati, in nome e per conto proprio, diretta a soddisfare un bisogno o un interesse pubblico e per questo sottoposta a controllo da parte dello Stato. Nel tempo abbiamo garantito il presidio sul territorio italiano. Anche nel periodo della pandemia tutti i gestori sono rimasti aperti, rischiando la vita, per garantire il rifornimento alle ambulanze,  ai medici e alle forze dell’ordine. Inoltre, possiamo essere chiamati anche come esattori dello Stato, in quanto incassano per ogni litro di carburante Iva e accise per conto dello stato. Purtroppo oggi siamo sotto attacco”, dice Giuseppe Balia, presidente dell’Angac, “è usata da una certa stampa come l’agnello sacrificale e sulla quale puntare il mirino delle speculazioni, disorientando l’opinione pubblica, distorcendo la verità. Il Governo non fa nulla per difendere la categoria, anzi sta facendo di tutto per estrometterla, sia con i programmi dettati dalla transizione energetica, dove ancora non è chiaro il futuro per questa categoria, sia per l’indifferenza dimostrata in merito al grido d’allarme continuo e le denunce da parte delle associazioni di categoria ( contratti illegali, accordi commerciali non più remunerativi, mancati rimborsi anticipazione accise, prezzi non concorrenziali, disparità di trattamento, mancato rispetto delle normative sulla concorrenza, commissione su carte di credito, oneri esosi su adeguamenti in relazione alla digitalizzazione, aumento bollette). È una situazione non più sostenibile, i gestori in tutta Italia sono in fibrillazione ed hanno bisogno di risposte urgenti”.

 

Angac-Confsal, “promotore della mobilitazione generale unitaria della categoria, auspica da parte di tutti i gestori di tutte le sigle sindacali massima partecipazione, per dare forza in maniera esemplare alla categoria per riconquistare il proprio ruolo che continuamente viene calpestato e neutralizzato. Contestualmente, in un momento di assordante silenzio dell’Agenzia delle dogane circa i rimborsi dovuti, decide di muoversi a tutela della categoria cominciando a farsi promotrice di un contenzioso legale per il rimborso della accise. Con l’avvocato Faustino Liuzzi offriamo ai nostri associati la possibilità di promuovere un’azione legale per il rimborso delle accise facendosi carico degli oneri economici. Ciò perché Angac intende tutelare i diritti dei propri iscritti in ogni sede e con ogni modalità . L’iniziativa rappresenta la possibilità di offrire un aiuto concreto ad una categoria oggi più che mai ignorata e vessata”.

 

 

FOTO: Immagine di archivio


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