Continua la guerra sui fondi per i lavoratori del Brotzu. Cgil, Uil e Cisl, la settimana prossima, saranno ricevuti dal prefetto: “Avevamo proclamato lo stato di agitazione del personale e attivato la procedura di raffreddamento dei conflitti il 27/11/2023. Contrariamente a quanto ci saremo aspettati l’azienda, invece di cercare un punto di contatto, ha continuato la trattativa con le altre sigle sindacali che si sono sedute al tavolo ed a aggiornare il tavolo di contrattazione come se la proclamazione formale dello stato di agitazione fosse un’atto di poco conto. A nulla vale che nel frattempo, anche in virtù della nota antecedente la proclamazione dello stato di agitazione delle scriventi, peraltro frutto di un’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Arnas Brotzu, gli stessi avessero posto in essere un’atto unilaterale scrivendo una mail a tutti i dipendenti dell’Azienda in cui chiarivano come le scriventi non conoscessero il contratto collettivo nazionale e le regole di governo dei fondi e che avessero allegato alla mail copia della nota sindacale. Per la direzione aziendale dell’Arnas Brotzu, dobbiamo desumere, parrebbe essere prassi abituale non ascoltare i sindacati che hanno idee diverse dalle proprie e dileggiarli con i lavoratori, senza nemmeno considerare che stessero dileggiando le lavoratrici ed i lavoratori stessi che si erano riuniti in assemblea”.











