Gonnosfanadiga, la palestra di viale Kennedy dedicata a Marika Pes, la 15enne pallavolista scomparsa un anno fa. Commozione in paese: “Siamo certi che Marika, e con lei i valori che ha sempre impersonificato, non ci è stata tolta, ma è stata regalata per sempre a tutti noi. Presenti e futuri”.
Indimenticabile quella ragazza che amava giocare a pallavolo con la sua squadra, la Polisportiva Primavera ha proposto di intitolarle l’impianto nel quale è sportivamente cresciuta. Una targa e uno striscione benedetti da Don Luca e Don Andrea, “abbiamo vissuto un momento veramente intenso” ha espresso la Polisportiva.
“Il suo sorriso guiderà ogni passo e ispirerà ogni sogno che ciascuno di noi vorrà realizzare” si legge nella targa.
Marika era morta dopo tre settimane di lotta, prima al Santissima Trinità e poi al Brotzu, la sua vita è stata spezzata da un’infezione cerebrale che non le ha lasciato scampo. Studentessa alle superiori, giocava a pallavolo nella squadra femminile under 18 della polisportiva Primavera. La quindicenne si era sentita male la settimana di Pasqua. Febbre alta, questo il primo sintomo che l’ha portata a finire nel reparto degli Infettivi del Santissima Trinità, prima del trasferimento al Brotzu. Lì è entrata in sala operatoria e ha subíto una delicata operazione alla testa perché le era stata riscontrata una forte pressione endocranica. La situazione era poi peggiorata irrimediabilmente nel reparto di Rianimazione.











