Una storia particolare lega i due amici che si conoscono da quando erano alle scuole medie: le scelte scolastiche, inizialmente, avevano separato le loro strade ma la sorte, poi, dopo due anni di liceo, ha riunito i ragazzi che, tra libri e quaderni, non hanno mai smesso di aiutarsi sino a diplomarsi, insieme, con il massimo dei voti. Belli e bravi, si chiamano Federico Meloni e Giorgia Giulia Onnis: da pochi giorni hanno concluso il percorso di studi per intraprendere, a settembre, quello universitario. Intanto si godono le meritate vacanze e il grandioso traguardo raggiunto.
“Aver ottenuto 100, un risultato così bello dopo tanti sacrifici è stata una enorme soddisfazione personale, soprattutto per il mio percorso scolastico particolare” spiega Federico. Inizialmente ha frequentato la scuola superiore alberghiera di Arbus, ma in seconda il ragazzo comprese “che quella non era la strada giusta per me. Decisi dunque di cambiare scuola a metà del secondo anno e in piena pandemia, arrivando a frequentare il liceo delle scienze umane Marconi Lussu a San Gavino Monreale. Fu una sfida davvero grande, poiché ciò non solo significava lasciare le amicizie e i legami costruiti all’alberghiero di Arbus, ma anche dover iniziare tutto da capo, dover recuperare due anni di lezioni che mai avevo fatto prima, come latino e scienze umane, ripetere alcuni argomenti di altre materie fatti all’alberghiero, per non parlare di dover conoscere nuovi compagni e professori, in un ambiente totalmente diverso. Per molto tempo prima di arrivare nella nuova scuola mi interrogai su quanto tutto ciò sarebbe potuto essere difficoltoso, l’ansia di non potercela fare era tanta, soprattutto visto il passaggio da un istituto professionale a un liceo. Però ho comunque deciso di fare questa scelta, e non mi sono pentito di ciò. Con il tempo ho recuperato, conosciuto nuove persone, mi sono ambientato affrontando le diverse difficoltà. Tutto ciò è stato possibile anche grazie al fondamentale aiuto di Giulia, che già conoscevo dalle scuole medie. Insieme ci siamo dati molto supporto, sia in amicizia che in altre cose come la patente che abbiamo preso recentemente, sempre aiutandoci e confrontandoci, proprio come è accaduto per la scuola, dove ci siamo supportati a vicenda. Proprio per questo sono più che felice di aver ottenuto il massimo dei voti alla maturità insieme alla mia amica, perché ciò è stata un’altra conquista importante che abbiamo raggiunto insieme”.
Giulia è maggiorenne da settembre, “questo è stato l’anno conclusivo di un percorso scolastico che mi appassionata. Sicuramente ho studiato con entusiasmo, e lo stesso entusiasmo mi accompagnerà nel futuro. Ringrazio gli insegnanti che mi hanno supportata per 5 anni. Durante questi anni ho avuto la possibilità di fare diverse esperienze sia in ambito scolastico, grazie ai numerosi corsi pcto, ma anche dei corsi in ambito extrascolastico che mi hanno permesso di acquisire nuove competenze come ad esempio i corsi di primo soccorso e di rianimazione (BLS-D), che ritengo preziosi e salvavita in quanto possono fare la differenza tra la vita e la morte in situazioni critiche. Sono felice di aver raggiunto questo importante traguardo con il mio amico Federico, con cui ho condiviso 8 anni di carriera scolastica fin dalle scuole medie, nonché di una sincera amicizia. Questo bellissimo risultato è stato ottenuto grazie alla nostra collaborazione e condivisione. Il nostro percorso insieme però si conclude, in quanto frequenteremo percorsi universitari completamente diversi, ma sono sicura che la nostra amicizia non smetterà mai di esistere”.
Una bella storia che merita di essere raccontata perché esprime l’amicizia, la condivisione, il supporto tra giovanissimi non solo nella vita bensì tra i banchi di scuola. Aiutarsi, capirsi, anche discutere e poi fare pace ma soprattutto volersi bene e gioire insieme per aver ottenuto il massimo dei voti all’esame, quello più importante, che segna il passaggio definitivo verso la vita dei “grandi”. Basi solide accompagnano i due giovani bravi non solo nello studio, ma da prendere come esempio positivo per tutta la società, soprattutto al giorno d’oggi che, inclinata e dolorante, racconta spesso di nuove generazioni allo sbando. E invece no, esiste la parte positiva, quella che ben fa sperare per un futuro migliore, per tutti quanti.











