Giustizia per Tigro, “alla fine, tutti i nomi sono arrivati”: annuncia così Ugo Cappellacci la svolta sul caso del povero gatto bruciato vivo. E un appello: “Ora, che vogliamo fare? In gioco ci sono molti anni di carcere”.
Affida ai social altri particolari riguardo la vicenda dell’animale morto dopo due settimane di atroci sofferenze, alleviate dall’amore dei volontari di Fierogatto, i primi ad avere presentato una denuncia, e degli operatori sanitari della clinica Nora dove era ricoverato. È stato fatto l’impossibile per salvarlo, ma le sue condizioni erano molto gravi e alla fine i polmoni sono collassati per il fumo e le sostanze chimiche inalate. Il suo cuore ha smesso di battere ma non la volontà di rendere giustizia all’animale, vittima della violenza umana.
“Lunedì i nomi e gli indirizzi saranno sul tavolo delle autorità.
So che tra voi ci sono posizioni diverse, ma chi può ancora farlo farebbe bene a ravvedersi e a farsi aiutare” scrive Cappellacci.
E ancora: “A dare fuoco a Tigro è stata una persona o più di una? Vogliamo giustizia, basta tutelare i criminali” si legge.
“Con tutta probabilità una ha compiuto il gesto, gli altri hanno guardato. Nessuno intende “tutelare i responsabili” saranno tutti affidati alla giustizia, e la pena prevede molti anni di carcere.
La mia speranza però è che possano prendere coscienza dell’atrocità commessa e ritrovare l’umanità che hanno smarrito. E che questa vicenda serva da monito, affinché non ci siano mai più altri Tigro”.
Affida ai social altri particolari riguardo la vicenda dell’animale morto dopo due settimane di atroci sofferenze, alleviate dall’amore dei volontari di Fierogatto, i primi ad avere presentato una denuncia, e degli operatori sanitari della clinica Nora dove era ricoverato. È stato fatto l’impossibile per salvarlo, ma le sue condizioni erano molto gravi e alla fine i polmoni sono collassati per il fumo e le sostanze chimiche inalate. Il suo cuore ha smesso di battere ma non la volontà di rendere giustizia all’animale, vittima della violenza umana.
“Lunedì i nomi e gli indirizzi saranno sul tavolo delle autorità.
So che tra voi ci sono posizioni diverse, ma chi può ancora farlo farebbe bene a ravvedersi e a farsi aiutare” scrive Cappellacci.
E ancora: “A dare fuoco a Tigro è stata una persona o più di una? Vogliamo giustizia, basta tutelare i criminali” si legge.
“Con tutta probabilità una ha compiuto il gesto, gli altri hanno guardato. Nessuno intende “tutelare i responsabili” saranno tutti affidati alla giustizia, e la pena prevede molti anni di carcere.
La mia speranza però è che possano prendere coscienza dell’atrocità commessa e ritrovare l’umanità che hanno smarrito. E che questa vicenda serva da monito, affinché non ci siano mai più altri Tigro”.











