Si è posizionata sotto i portici di via Roma a Cagliari con la cognata e le loro figliolette. In mano stringono dei cartelli: “Abbiamo bisogno di medicine per gli ucraini. Aghi e cannule, flebo, alcool, antibiotici, garze, antinfiammatori, cerotti, lacci emostatici, siringhe, antidolorifici”. Giulia Dvoininova, 33 anni, è scappata dall’inferno dell’Ucraina e, dopo giorni di viaggio, è arrivata in Sardegna: “Mia madre è ad Assemini, fa la badante”, racconta la giovane. “Ho organizzato una raccolta di prodotti e di soldi per poter aiutare mio marito e tutti gli altri ucraini rimasti in patria a combattere contro i russi”. Nata e cresciuta a Luc’k, è riuscita con molta fatica a raggiungere la nostra isola: “Ogni giorno riesco a sentire mio marito, per fortuna. Lì combattono ogni giorno, noi siamo una delle famiglie ucraine scappate dalla guerra. Oggi sono in via Roma a Cagliari, nei prossimi giorni sarò ad Assemini”.
La donna racconta di essere già riuscita “a spedire quattro pacchi in Ucraina, grazie a una serie di aiuti”. Una delle sue figlie stringe, tra le mani, una cassetta di cartone con un buco, dipinta con i colori della bandiera ucraina: “I sardi sono generosi, ci stanno donando anche soldi. Chiunque voglia aiutarci può chiamare il numero +393924839366”.









