È il volto della premier Giorgia Meloni protagonista dell’ultimo numero del Time. All’interno, un lungo articolo a firma di Massimo Calabresi, capo dell’ufficio di Washington dello storico magazine dal titolo “Dove Giorgia Meloni sta portando l’Europa”.
Calabresi dedica un’approfondita analisi alla figura e all’operato della premier. Secondo il giornalista, “ha spiazzato i suoi detrattori. In patria ha assunto posizioni più centriste su alcune delle sue promesse elettorali più radicali, come l’idea di imporre un blocco navale per fermare l’immigrazione illegale via mare. Sulla scena internazionale si e’ comportata piu’ come una conservatrice pragmaticache come una rivoluzionaria di destra. Meloni ha abbracciato l’Unione Europea, la Nato e l’Ucraina,ha cercato di isolare la Cina e ha lavorato abilmente per ricomporre le relazioni tese tra l’America e l’Europa all’inizio del secondo mandato del presidente Donald Trump”.
Meloni viene definita una delle “figure più interessanti in Europa”, capace di creare un “nuovo nazionalismo”. “Populista, nativista e filo-occidentale ma impegnata nelle alleanze europee atlantiche”.
Inoltre, “ha conquistato la stima di leader di ogni orientamento ideologico, da Biden alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, fino al vicepresidente J.D. Vance”. Le capacita’ di Meloni, si legge nel ritratto, “sono emerse chiaramente” a meta’ aprile, quando e’ arrivata a Washington per incontrare Trump. “Durante i suoi primi sei mesi di mandato Trump ha cercato di affermare il proprio status di leader dominante invitando i capi di Stato stranieri alla Casa Bianca, per poi convocare la stampa e inscenare lunghe dimostrazioni di superiorità. I visitatori che non si sono adeguati al rituale di sottomissione richiesto hanno subito le conseguenze, come dimostra l’esplosione del 28 febbraio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky”.
Meloni commenta al Time il rapporto con Trump e gli Stati Uniti, snodo fondamentale soprattutto nelle ultime settimane: “Lui è un combattente, e io sono una combattente”, dice la premier. L’Italia, scrive Calabresi “è ben lontana dal governo autoritario che, secondo i critici di Meloni, lei desidererebbe instaurare”. Meloni “vuole un sistema con un potere esecutivo più forte e sostiene un modello democratico in grado di includere anche i partiti dell’estrema destra, invece di escluderli a priori”.
E coglie anche l’occasione per puntualizzare alcuni punti circa la sua figura spesso discussa: “Mi hanno accusata di qualunque cosa – spiega- dalla guerra in Ucraina alle persone che muoiono nel Mediterraneo. Semplicemente perché non hanno argomenti”.
E a chi l’accusa di essere intollerante, là premier dice con fermezza: ““Non sono razzista. Non sono omofoba. Non sono tutte le cose che dicono di me”.












