Il reddito di cittadinanza? Gian Nicola Sainas, 46 anni, di Cagliari, lo riceve da aprile 2019. Disoccupato dal 2015, tanti lavori svolti prima del lungo “tunnel” della crisi: “Ho fatto l’imbianchino, il badante, il manovale, il carpentiere”, spiega Sainas. “Oggi ho un tetto sopra la testa grazie al buon cuore di alcuni amici, prendo cinquecento euro di reddito di cittadinanza al mese ma, ovviamente, non sono inclusi i soldi per l’affitto, visto che non lo pago”. E i lavori socialmente utili o il volontariato, azioni previste per chi ha ricevuto il bonus e che hanno portato il Consiglio comunale di Cagliari ad approvare la mozione della consigliera Anna Puddu. Adesso gli uffici competenti dovranno prendere tra le mani le liste degli oltre 5mila cittadini che prendono il reddito e contattarli uno ad uno: “Ma io non voglio fare volontariato”, sbotta Sainas, “l’ho fatto per vent’anni quando potevo permettermelo, per mia scelta”.
“Voglio un lavoro, ho lasciato i miei dati e il mio curriculum a varie agenzie e attendo ancora la prima offerta per un’occupazione, non è ancora arrivata. Perchè devo continuare a prendere 500 euro, ogni mese, e contemporaneamente non avere nessuna prospettiva sicura per il mio futuro?”.











