Giulia Pruneddu, 28 anni, specializzanda al Policlinico Universitario di Monserrato, ai microfoni di Radio Casteddu spiega: “Penso che il vaccino Moderna sarà quello più utilizzato”.
“Questa curva è stabile però i contagi non si fermano, l’unico modo per sconfiggere questa pandemia è fidarsi del vaccino e cercare di coprire un numero più alto in un breve tempo di tutta la popolazione. Anche il Moderna ha bisogno di un richiamo dopo 28 giorni però è più maneggevole perché può essere conservato a temperature più alte, quindi, probabilmente, per larga scala utilizzeranno questo”.
Per quanto riguarda i contagi all’interno delle strutture ospedaliere aggiunge che “sicuramente il Policlinico è stato uno dei pochi ad avere un numero inferiore di contagi all’interno della struttura. Io mi sono sempre sentita sicuro.
Non sono ancora stata vaccinata però a giorni dovrebbe arrivare il mio turno perché, con questo nuovo carico di vaccini arrivato in Sardegna, ci sono le dosi anche per non specializzandi. Il vaccino, nell’ambiente ospedaliero, è l’unica speranza per proteggere anche i pazienti che vengono ricoverati, che sono i più fragili.
È necessario quindi che tutto il personale sia vaccinato in modo da interrompere questo continuo veicolo del virus perché, come abbiamo visto, chi si è ammalato sono sicuramente i pazienti più fragili, con più patologie.
Ora bisogna concludere con la vaccinazione ai sanitari che ancora non sono stati vaccinati e lo step successivo coinvolgerà le scuole, perché comunque è necessario vaccinare gli insegnanti e il personale. I ragazzi non si possono vaccinare però il personale si ed è l’unico modo per far tornare alla vita reale anche i ragazzi”.
Risentite qui l’intervista a Giulia Pruneddu di Paolo Rapeanu https://www.facebook.com/castedduonline/videos/779567862952533/
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