Germana Gerosa ha quarantanove anni, è di Cagliari, non ha più un lavoro a causa dell’endometriosi ed è una “recordwoman” – purtroppo in senso negativo -: “Ho avuto diciassette interventi chirurgici, nel 2001 ho fatto lo svuotamento dopo anni di dolori lancinanti. Non posso più fare la commessa, sopravvivo arrangiandomi con qualche lavoretto e per lo Stato sono invalida al sessantotto per cento”. Vuol dire che non arriva nemmeno un centesimo di pensione di invalidità, visto che il tetto minimo per ottenerla è il settantacinque per cento. È una donna molto combattiva, Germana, lo si capisce guardandola semplicemente negli occhi. La malattia l’ha molto provata ma è ancora in piedi: “Ho due figli, il secondo, Francesco, l’ho desiderato tantissimo, andando contro tutti i rischi. Mi hanno salvato la vita per miracolo, durante la gravidanza ho infatti avuto una fortissima emorragia”.
“I postumi dell’endometriosi non sono certo carini”, osserva la Gerosa, “resti a letto giorni interi. Lo Stato deve tutelarci di più, come me anche molte mie amiche che soffrono della mia stessa malattia o che non riescono proprio a restare incinta”.










