“Sanità in ginocchio ed esami negati, situazione da terzo mondo”. Succede in Sardegna, e la denuncia arriva dal responsabile dell’Usb sanità Gianfranco Angioni. Che mette in fila tutta una serie di criticità: “Come se non bastassero le interminabili chiamate fatte a vuoto al Cup regionale, dopo giorni di vani tentativi finalmente si riesce a parlare con un operatore ma la risposta è scioccante: non è possibile prenotare una gastroscopia, non ci sono posti disponibili in tutta la Sardegna”. Alternative? Non ce ne sono. E anche chi è già malato è costretto a vivere un’odissea. Nel mirino finiscono le lunghe attese per i malati di tumore: “Per iniziare un ciclo di radioterapia i pazienti oncologici devono aspettare anche otto mesi prima di iniziare la cura, se riesce a questo punto ad arrivare vivo”, prosegue Angioni.











