Il gas che scarseggia e i costi stellari portano nella faticosa ripresa d’autunno i primi, temuti razionamenti per gli italiani: temperatura nelle case giù di due gradi e in funzione per due ore in meno, la sera, da ottobre. È questa l’indicazione arrivata dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani nel corso del consiglio die ministri per far fronte all’emergenza gas. Ma non solo. Perché un’altra misura riguarderà l’illuminazione pubblica, che sarà ridotta sia in intensità che in durata: ci ritroveremo con strade buie e di conseguenza meno sicure, come se non bastassero tutti gli episodi di criminalità che già si registrano quotidianamente.
Il piano del governo sarà varato la prossima settimana e comprenderà anche misure a sostegno delle imprese.
Altro nodo da sciogliere è quello della scuola: si fa sempre più concreta l’ipotesi di un giorno alla settimana in dad per risparmiare su elettricità e riscaldamento o in alternativa della settimana corta per tutti. I ragazzi rischiano dunque di pagare ancora una volta il prezzo più alto, come già era successo in pandemia: anche per loro, il riscaldamento sarà col contagocce.










