Il caso Garlasco e l’omicidio di Chiara Poggi riservano ancora novità. Dopo il polverone che si è scatenato nelle scorse ore con il blitz nelle case dell ‘ex Procuratore Venditt, a casa dei genitori Sempio e di alcuni zii, ieri sera durante la trasmissione di Rete 4 “Quarto Grado” è il padre di Andrea Sempio, Giuseppe, a far chiarezza sull’accaduto.
Stando a quanto contestato dalla Procura di Brescia, la famiglia Sempio avrebbe cercato di corrompere l’allora procuratore di Pavia Venditti per far archiviare le indagini sul figlio Andrea durante le indagini del 2017. Al centro di questo nuovo colpo di scena nel caso Poggi un bigliettino ritrovato dagli inquirenti e scritto per sua stessa ammissione da Giuseppe Sempio. Il biglietto riporterebbe le cifre “20/30”, seguite dal simbolo dell’euro, dal nome “Venditti” e dalla frase “gip archivia”
“Sì sì era un pizzino che ho scritto, mi ricordo di averlo scritto, adesso i 20-30 euro non hanno significato, sono 20 o 30 euro, capire adesso dopo tanti anni a cosa servivano diventava difficile”, ha affermato Giuseppe Sempio in diretta.
“A dire un motivo non me lo ricordavo – proseguito- poi mi è stato detto che forse erano soldi per le marche da bollo o forse soldi da dare agli avvocati per prelevare dei documenti per fare il loro iter, roba di avvocatura, dipendevamo dai nostri avvocati”.
Ciò su cui si stanno concentrando gli inquirenti sono i movimenti bancari della famiglia Sempio, in particolare nel periodo fra dicembre 2016 e febbraio 2017. Nelle perquisizioni effettuate sono stati posti all’attenzione anche apparecchi elettronici come “pc, smartphone, tablet e ogni altro supporto di archiviazione di dati”.
Sulla vicenda è intervenuta anche la madre di Andrea Sempio, Daniela Ferrari, che con fermezza ha affermato che ancora una volta la sua famiglia si trova al centro di inesattezze e falsità.
“Avevamo bisogno di utilizzare denaro contante per pagare gli avvocati”,non sono mai andata a pagare nessun avvocato, questo dovreste chiederlo a mio marito”. E precisa: “Io non devo chiarirlo a tutti gli italiani, io devo chiarirlo con i carabinieri e con la Procura. Quando la Procura me lo chiederà direttamente, lo chiarirò a loro. Ma perché io devo venirmi a giustificare con tutti gli italiani di quello che fa la mia famiglia, di quello che stiamo facendo? Siamo veramente stufi. Devono farla finita tutti con questa cosa. Non possiamo ogni giorno essere in televisione con un’accusa diversa e tutte le volte senza avere una prova sicura”. “Siamo veramente stanchi – conclude – che ogni due giorni c’è una svolta. Sono state fatte tante di quelle svolte che ormai non sono più svolte: siamo in una spirale e basta”.
Foto del nostro partner QN/Il Giorno












