Si aggiungono nuovo tasselli a uno dei casi più discussi degli ultimi anni, il delitto di Chiara Poggi a Garlasco. Nelle scorse ore infatti è stato arrestato a Zurigo, in Svizzera, il latitante romeno Flavius Savu. L’uomo era stato condannato a 5 anni di carcere per estorsione aggravata ai danni dell’ex rettore del santuario mariano della Bozzola di Garlasco, don Gregorio Vitali. L’uomo, insieme a Florin Tanasie, avrebbe chiesto denaro per circa 250 mila euro per non diffondere i video di presunti festini tenuti all’interno del santuario.
Questo luogo è stato più volte fonte di suggestione e possibili collegamenti alla morte della 26enne. Dopo la condanna Savu era fuggito all’estero ma in un’intervista telefonica avvenuta da una località sconosciuta avrebbe confermato le voci che, proprio in quel santuario, ci sarebbe la chiave per risolvere i dubbi sull’ omicidio di Chiara Poggi. La giovane, stando alle affermazioni fornite, sarebbe stata uccisa perché a conoscenza di cose che non avrebbe sapere che avvenivano alla Bozzola. Queste ipotesi, però, non hanno – almeno per ora- trovato riscontri oggettivi.
Nei prossimi giorni Savu potrebbe essere quindi interrogato dalla Procura di Pavia circa proprio i collegamenti da lui fatti in passato fra il Santuario e la morte di Chiara.












