Pochi carabinieri e il conduttore del cane molecolare specializzato nella ricerca di tracce di sangue e cadaveri, che non deve essere disturbato dalla presenza di troppe persone. Sono riprese così questa mattina le ricerche di Francesca Deidda, la 42enne scomparsa il 10 maggio da San Sperate e che gli inquirenti sono convinti sia stata uccisa dal marito Igor Sollai, autotrasportatore 43enne in carcere per omicidio volontario e occultamento di cadavere. L’unità cinofila molecolare dell’arma è arrivata da Bologna.
La zona battuta è sempre quella vicino al torrente in secca, all’altezza del chilometro 35 della vecchia Orientale Sarda, in località San Priamo, area in cui sono stati trovati il bite dentale, il beauty, l’accappatoio e le tracce di sangue su una roccia, che ieri sera le analisi del Ris hanno confermato essere di Francesca. Domani è fissato l’interrogatorio di Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba che attendono anche l’udienza per il ricorso davanti al tribunale del riesame il 23 luglio, con il quale hanno chiesto una modifica della misura restrittiva, decisa per bloccare una possibile fuga dell’uomo verso l’Olanda, dove ha parenti con i quali ultimamente aveva intensificato i rapporti e ai quali stava spedendo soldi.













