Fondi PNRR per le Fornaci Picci, Fratelli d’Italia attacca: “Amministrazione Milia inadeguata, la città paga il prezzo dell’incapacità”
Il Coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia esprime forte preoccupazione per la gestione dell’intervento di riqualificazione dell’ex area industriale Fornaci Picci, dopo l’approvazione della delibera di Giunta n. 168/2025 con cui l’Amministrazione Milia ha formalizzato l’impossibilità di rispettare le scadenze previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
“Con questa delibera – dichiara il coordinatore cittadino di FdI, Nicholas Secci – l’Amministrazione certifica il proprio fallimento. Quartu perde oltre 14 milioni di euro destinati dal Governo nazionale per riqualificare un’area storica e strategica della città”.
Il progetto, finanziato nell’ambito del programma PINQuA, mirava alla trasformazione delle Fornaci Picci in nuovi spazi pubblici a vocazione sociale e culturale. Tuttavia, nonostante gli annunci e le promesse, non sono stati rispettati i tempi previsti per progettazione, autorizzazioni e bandi di gara. Ora il Comune si trova costretto a rincorrere soluzioni alternative, basate su finanziamenti ancora del tutto ipotetici.
“È inaccettabile – prosegue Secci – che un’Amministrazione comunale, con risorse già assegnate e un progetto definito, non sia stata in grado di rispettare le scadenze. Le responsabilità politiche sono evidenti: il sindaco Milia e la sua giunta hanno mancato un’opportunità storica e ora cercano giustificazioni dietro presunti ostacoli tecnici”.
Fratelli d’Italia sottolinea inoltre il rischio concreto che l’intervento venga realizzato solo in parte, con il risultato di privare i cittadini di spazi fondamentali per la crescita urbana, sociale e culturale del quartiere.
“Chi si assumerà la responsabilità di questo fallimento? – si chiede il coordinamento – I cittadini hanno il diritto di sapere perché si sono persi anni preziosi e perché oggi si è costretti a ripartire da zero, senza certezze. È il momento della trasparenza, della responsabilità e, soprattutto, di una nuova visione per Quartu”.













