Una beffa, l’ennesima, per i sardi che utilizzano le navi per motivi di lavoro. Stavolta, però, non c’entra la penuria di cabine o i prezzi folli, ma una assurda dimenticanza da parte, a quanto pare, degli addetti alla stiva della nave Grimaldi partita per Napoli e diretta a Cagliari. Piero Marras, autotrasportatore sessantenne cagliaritano, è salito a bordo dell’imbarcazione e, dopo avere seguito tutte le indicazioni, è salito su una rampa. Piccolo particolare: è rimasto bloccato. Lo spazio tra il suo furgone e gli altri non gli consente di scendere e il finestrino non è abbastanza largo. L’uomo ha denunciato pubblicamente quanto gli è capitato con un video su Facebook: “Ragazzi, è incredibile. Mi hanno imbarcato sulla Grimaldi e non c’è lo spazio per aprire gli sportelli. Non posso scendere perchè non c’è il tanto, guardate dove mi hanno messo. Mi hanno fatto salire su una rampa e hanno messo un camioncino davanti”, racconta, inquadrando i pochi centimetri di distanza dalla fiancata del suo furgone a quelle degli altri, che lo stritolano tipo sardina in scatola. “Non ce la faccio a scendere, nemmeno dal finestrino perchè è troppo piccolo. Sono obbligato a dormire qui”.
Prima che la nave partisse ha trovato il tempo per avvisare dell’assurda situazione che sta vivendo la famiglia. Una delle figlie, Vanessa, è sdegnata e non ha parole: “Meno male che mio padre ha un po’ di cibo, sennò sarebbe stato buttato là dopo una giornata di lavoro senza mangiare dopo aver pagato anche una cabina senza usufruirne. Tutto ciò è vergognoso”. Solo dopo quattro ore e mezzo, grazie a una telefonata fatta dalla figlia alla Capitaneria, l’uomo è stato liberato e ha potuto raggiungere la sua cabina: “Ciò, però, non mette in dubbio la negligenza degli operatori della nave”.








