Accusato di tentato omicidio nei confronti del nipote, un anziano di 76 anni, Roseo Porcu, dopo qualche mese trascorso ai domiciliari nella sua abitazione di Masullas, presto tornerà davanti al giudice per difendersi dall’accusa di tentato omicidio. L’anziano, lo scorso 19 febbraio, in via Tasso, pieno centro di Cagliari, ha cercato di ammazzare uno dei suoi nipoti, un cinquantottenne (del quale omettiamo le generalità per motivi di tutela). I due si sono incontrati ed è nata una discussione molto accesa. Roseo Porcu, stando alla ricostruzione fatta in aula dall’accusa, ha accusato il nipote di avergli bloccato dei conti bancari. Successivamente, ha tirato fuori da una delle tasche della giacca una pistola, una Beretta, l’ha puntata contro il nipote e ha premuto più volte il grilletto: solo per miracolo non è partito nemmeno un colpo. Dai rilievi è emerso che la cartuccia si sia inceppata, bloccando l’arma. Il nipote ha reagito, è nata una colluttazione e lui ha avuto la peggio: lo zio l’ha morsicato ad una mano, ferendolo. Poi sono arrivate le forze dell’ordine e il settantaseienne è stato bloccato e arrestato. Non può spostarsi, attualmente, dalla sua abitazione, anche perchè è tenuto sotto controllo con il braccialetto elettronico.
Il pm Giangiacomo Pilia ha chiesto, per Roseo Porcu, il giudizio immediato e la più grave delle accuse è presente, ovvero il tentato omicidio. Il nipote di Porcu è difeso dall’avvocato Gino Emanuele Melis: “A distanza di mesi è ancora terrorizzato e la sua vita è stata stravolta. Da quanto sappiamo, lui e lo zio non si sentivano da molto e ha sempre negato di avere anche solo interferito sui suoi conti correnti bancari. Quanto capitato è un fatto molto grave, un tentato omicidio in pieno centro a Cagliari. Ecco, anche, perchè mi aspetto che la giustizia possa restituire ancora più serenità al mio cliente”. La legale di Porcu è Stefania Carta: “Abbiamo fatto la richiesta di patteggiamento per cercare di ottenere una pena sostitutiva al carcere, vista anche l’età del mio assistito. La vicenda, comunque, per quanto ci riguarda, per come è stata ricostruita presenta dei punti oscuri”. Che, tuttavia, non sono stati giudicati determinanti, vista la richiesta finale di giudizio immediato. Il 18 settembre si saprà se la richiesta del patteggiamento sarà o meno accolta, e a quel punto il giudizio definitivo arriverà in tempi brevi.












