Prosegue l’esame delle Commissioni in Senato sul disegno di legge (qui sotto allegato) volto a riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico, ripreso dopo diversi mesi di stop e che ora procede con maggiore rapidità al fine di ottenere un’approvazione quanto più celere possibile.
La maggiore novità che mira a introdurre il d.d.l è quella di un assegno universale per i figli a carico, destinato anche agli incapienti e agli autonomi, in sostituzione delle attuali e frammentarie misure esistenti (per approfondimenti: Figli a carico: arriva l’assegno universale fino a 26 anni).
Sul presupposto che la disciplina vigente sia frammentata e disomogenea, creando così disparità di trattamento, il disegno di legge propone un’unica misura generalizzata di beneficio per ogni figlio a carico, sostitutiva di tutte le agevolazioni finora riconosciute e da percepire fino al compimento dei 26 anni di età.
Si tratta di un assegno universale, destinato anche a incapienti e autonomi, commisurato secondo un meccanismo a “scalare”, che potrebbe così arrivare a garantire 200 euro al mese fino ai 3 anni di età per figlio che diventano poi 150 euro fino ai 18 anni, e 100 euro al mese fino ai 26.
Per l’ottenimento della misura, tuttavia, sarebbe necessario il rispetto di una soglia ISEE: ad esempio, fino a 30mila euro di reddito sarà possibile ottenere la misura piena, importo che andrebbe a diminuire, invece, per i redditi fissati tra 30mila e 50mila euro.
Fonte: Figli a carico: in arrivo l’assegno universale
(www.StudioCataldi.it)













