Si sono dati appuntamento nell’ultimo giorno “utile”, per il Consiglio regionale, per approvare qualunque tipo di atto prima della fine della legislatura targata Pigliaru. Una trentina di fibromialgici sardi, con tanto di striscioni e megafoni, hanno urlato tutta la loro rabbia: “Siamo stati totalmente dimenticati, anche in questi ultimi cinque anni non è stato fatto nulla”. Una protesta durata molte ore e iniziata verso le nove del mattino. “La legge sulla fibromialgia deve essere solo licenziata, mettetevi una mano sulla coscienza”, questo lo slogan ripetuto più volte dai partecipanti.
E, nel mirino, finisce appunto la maggioranza che sostiene Pigliaru: “Siamo in tremila a soffrire di fibromialgia in tutta la Sardegna, non siamo moltissimi ma nemmeno pochi, e saranno tutti voti in meno alle elezioni regionali. Non siamo malati di serie B e nemmeno dei fessi, siamo anche noi persone”.








