Festival di Sanremo tra conferme e sorprese, ecco le pagelle delle 24 canzoni in gara

Festival di Sanremo tra conferme e sorprese, ecco le pagelle delle 24 canzoni in gara. Dalla sorpresa Motta alle certezze di Paola Turci Nek e Renga. Dagli “stilosissimi” Negrita agli show della Bertè e di Patty Pravo. Rivelazioni conferme e delusioni: ecco tutti i voti alle canzoni e le recensioni di Claudia Assanti


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di Claudia Assanti

Il festival di Sanremo ha preso ufficialmente il via e, dopo le polemiche delle settimane scorse fra conflitti di interessi e riferimenti politici, abbiamo potuto finalmente ascoltare le 24 canzoni in gara. Se la serata apre in modo scoppiettante con il trio Baglioni- Bisio- Raffaele che intona “Via” per poi procedere senza particolari guizzi (eccezion fatta per il monologo di Bisio che ironizza con intelligenza sulle polemiche sui migranti), ci sono stati brani che meritano sicuramente attenzione. Difficile non essere colpiti da Daniele Silvestri e Rancore, che hanno portato sul palco “Argento vivo”. Un pugno nello stomaco, e senza girarci intorno, fra le migliori in assoluto. Acclamatissimo Simone Cristicchi con “Abbi cura di me” , delicata e teatrale. Mensione a parta per la fantastica Loredana Bertè che torna sul palco del teatro Ariston con “Cosa ti aspetti da me”, energica, decisa e dirompente esattamente come Loredana. Altra regina sul palco è stata Patty Pravo, in duetto con Briga. La canzone non ha entusiasmato, ma ci si riserva sempre almeno un secondo ascolto.

Tanti altri gli artisti attesi, come l’assoluta novità Motta, cantautore che pian piano é riuscito a farsi strada. Ma ripercorriamo le canzoni seguendo la scaletta della serata. Francesco Renga: Intimista il giusto, voce sempre splendida che ha pagato (forse) qualche problema tecnico relativo alle prime canzoni in gara. Merita sicuramente un riascolto, ma la voce di Francesco non può essere messa in discussione. VOTO: 7

Nino D’Angelo e Livio Cori: Il testo non è arrivato come avrebbe dovuto e le voci si sono perse con l’arrangiamento. Ma anche questa volta Nino porta il suo stile e il suo dialetto co fierezza. Voto: 6

Nek: Preciso e intonato come pochi, Filippo ha una voce decisamente bella e che col passare degli anni migliora e diventa più precisa. Molto bravo, su un brano ritmato che in radio sarà un successo. VOTO: 7

The Zen Circus: Una delle sorprese di questa edizione. Sembrano un pesce fuor d’acqua, ma in realtà nuotano benissimo. Le imperfezioni sono parte integrante della loro performance, appositamente “sporca “, con una canzone che di sanremese non ha niente. E ci piace. VOTO: 7

Il Volo: Bravi, non c’è che dire. Portano il loro stile e ciò che il pubblico si aspetta da loro. Sarà l’ennesimo successo all’ estero, dove all’ Italia chiedono la famosa melodia. Portano il compito a casa. VOTO: 6

Loredana Berté: Loredana torna sul palco in forma perfetta, con un brano nelle sue corde (scritto da Gaetano Curreri) che Lory valorizza. Non ha bisogno di muoversi neanche più di tanto sul palco, le bastano un microfono e i suoi capelli blu. Iconica. VOTO: 9

Daniele Silvestri e Rancore: Daniele ci ha abituato a testi di altissimo livello, nel corso del tempo. Una carriera che non ha visto compromessi. Porta sul palco dell’ Ariston delle parole che sono un pugno dritto allo stomaco. Parole che non fanno sconti. Essenziale, tagliente, grazie anche alla scrittura di Manuel Agnelli. Il podio gli spetta di diritto. VOTO: 9

Federica Carta e Shade: Carini insieme, lei molto intonata. Ma il brano non lascia il segno. VOTO: 4

Ultimo: Il ragazzo ha stoffa, lo avevamo visto già lo scorso anno. Canzone sentita, sentimentale ma nel senso bello del termine. Appassionato ed emozionato, ci piace. VOTO: 7

Paola Turci: Paola è garanzia di classe, nel look, nella voce, nel modo di tenere il palco. Gli anni passano e lei diventa sempre più brava e sicura. La canzone è bella, e probabilmente crescerà nel corso degli ascolti. VOTO: 8

Motta: Il rappresentante indie più atteso era lui, Francesco Motta. Porta una canzone perfettamente nel suo stile, che colpisce al primo grazie al ritornello facilmente canticchiabile. Ma attenzione, tutto é tranne che una canzone leggera. Bella la canzone e bravo lui. VOTO: 7 e mezzo

Boomdabash; Un tormentone, già si sa. Ma temiamo non sarà più di questo. VOTO: 5

Patty Pravo con Briga: La divina Patty porta a Sanremo quella che probabilmente non è la sua canzone migliore, e il duetto con Briga non convince del tutto, per ora. VOTO: 6

Simone Cristicchi: Testo intenso e poetico, amato per la sua delicatezza. Teatrale (forse troppo?) colpisce con grazia anima e cuore. Uno dei favoriti al podio, e siamo d’accordo. VOTO: 8

Achille Lauro: Talmente fuori contesto da starci bene. Fa il suo, senza darci troppo peso. Ma poi, al Dopofestival, é decisamente emozionato. Lauro non vuole essere amato, ma far discutere. VOTO: 3 (alla canzone), 10 alla sfacciataggine

Arisa: Canta bene, Arisa. Intonatissima, su un brano difficile che comporta tanti cambi di tonalità. Fresca e positiva, piacerà sempre più. VOTO: 7

Negrita: Stilosissimi, con una grande esperienza alle spalle, non devono dimostrare nulla ormai. La canzone é nelle loro corde e li rappresenta. VOTO: 7 E MEZZO

Ghemon: Uno dei pochi rappar che sa cantare. Fa il suo, ma non esplode. VOTO: 6

Einar: Se il suo scopo era raccontare l’amore con “parole nuove “, temiamo non ci sia riuscito. Carino, ma fastidiosamente banale. VOTO: 5

Ex-Otago: Altra assoluta novita di quest’ anno. Il gruppo genovese non si smentisce, ma non lascia il segno. VOTO : 6

Anna Tatangelo: Anna continua a portare canzoni non adatte alla sua età. Potrebbe valorizzarsi di più. Performance comunque buona, tradita da molta emozione. Ma il pezzo non decolla VOTO: 5

Irama; Tema difficilissimo, che va saputo trattare. Niente a che vedere con “Il gigante e la bambina”, ma eravamo rassegnati a questo. Il ragazzo si farà. VOTO: 6

Enrico Nigiotti: Enrico é bravo a scrivere e lo ha dimostrato. Ricordi dolci dell’infanzia in una tenera nostalgia. Emoziona. VOTO: 7 E MEZZO

Mahmood: Una novità anche lui. Moderno e contemporaneo , piace. VOTO: 6


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