Con la richiesta di processo per 9 persone si è chiusa l’inchiesta del sostituto procuratore di Cagliari, Rossella Spano, sull’ampliamento della fabbrica delle bombe Rwm a Domusnovas, nel Sulcis, controllata dalla tedesca Rheinmetall Le accuse ipotizzate sono falso e violazione di una trentina di norme edilizie e ambientali nei due anni fra il 2017 e il 2019. L’udienza preliminare davanti al gup si aprirà il 29 giugno nei confronti dell’amministratore delegato della Rwm, Fabio Sgarzi, del suo vice, Leonardo Demarchi, e dei tre tecnici incaricati dall’azienda di redigere i progetti di espansione, Palmiro Palmas, Ignazio Pibia e Mauro Pompei.
Il magistrato titolare dell’inchiesta ha chiesto il rinvio a giudizio anche per i funzionari comunali che avevano rilasciato le autorizzazioni per l’ampliamento, il responsabile dello Sportello Unico per le Attività produttive e per l’edilizia (Suape) di Iglesias e Domusnovas, Lamberto Tomasi, Elsa Ghiani, Anna Rita Perseu e Giuseppe Matzei.
L’inchiesta era nata da una serie di querele presentate da diverse associazioni pacifiste e ecologiste, comitati e organizzazioni sindacali. La giudice delle udienze preliminari Manuela Anzani ha individuato la Regione, i comuni di Iglesias e Domusnovas come parti offese assieme alle associazioni Italia Nostra onlus, Movimento non violento, Unione Sindacale di Base Cagliari, Cagliari Social Forum, Confederazione Sindacale Sarda, Assotzius Consumadoris Sardigna, Associazione Centro Sperimentale Autosviluppo, Comitato Riconversione Rwm.












