La speculazione energetica avanza, stop della Consulta alla Legge 20: le misure urgenti per l’individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all’installazione e promozione di impianti a fonti di energia rinnovabile (FER) e per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi rimangono solo sulla carta.
Alessandro Sorgia consigliere regionale: “È l’ennesimo fallimento della Presidente Todde e della sua maggioranza”.
“Ho da sempre espresso la mia opposizione alla speculazione energetica sull’isola, criticando dapprima sia l’inutile moratoria (unico consigliere regionale ad aver votato contro) che su questa legge regionale 20/2024 che disciplina le aree idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili” spiega Sorgia. È stato infatti accolto il ricorso del governo che rende valide le autorizzazioni già concesse. Un’are non idonea, in sintesi, non può tradursi in divieto di installazione. “Ho evidenziato a più riprese come questa legge sia insufficiente a proteggere il territorio, e che sia necessario un approccio più rigoroso per evitare la speculazione energetica.
Oggi a maggior ragione rimane un’unica opportunità per evitare la devastazione del nostro paesaggio ed è quella di portare immediatamente in consiglio regionale la proposta di legge di iniziativa popolare “Pratobello 2024”, che mira a regolamentare l’insediamento di impianti fotovoltaici e eolici in Sardegna, inspiegabilmente rimasta chiusa da tempo in un cassetto.
Facendo leva sull’art. 3 lettera f del nostro statuto ritengo che la legge sia necessaria per proteggere il territorio sardo dalle speculazioni energetiche e per riaffermare l’autonomia della Regione, nel rispetto di 211.000 sardi che l’hanno voluta sottoscrivere a suo tempo”.