“Ho inviato una lettera al direttore della struttura Asl 7 di Carbonia per annunciare l’intenzione di un incontro a breve per poter verificare di persona a che punto si trova l’istituzione del registro dei tumori in una delle zone più sensibili della Sardegna, Carbonia, che come molte altre ne è stata sprovvista per decenni” è quanto dichiara Giulia Moi, europarlamentare del Movimento 5 stelle.
“Dopo l’incontro dello scorso gennaio con l’Assessore alla Sanità Luigi Arru, ho avuto rassicurazioni sul fatto che la Regione si sarebbe attivata di lì a poco per l’istituzione del registro dei tumori in tutta l’Isola. Esiste un paradosso per cui ancora oggi – continua Moi – nei Paesi del Nord Europa l’attività di registrazione dei tumori avviene sull’intero territorio nazionale, mentre in altre nazioni, come l’Italia, esistono registri attivi solo in aree locali”.
“In Sardegna – rileva l’europarlamentare – nonostante la presenza di numerosissime aree minerarie, militari e industriali che mettono a rischio la salute della popolazione, non si è mai voluto pensare a un registro dei tumori a livello regionale, ma solo a livello provinciale. Prima della delibera della Regione dello scorso gennaio infatti, i registri esistevano solo a Sassari e Nuoro”.
“La visita presso la struttura sanitaria di Carbonia sarà un modo per accertarmi della serietà dei provvedimenti messi in atto dalla Regione e tanto sbandierati con conferenze stampa e sui giornali. Non possiamo più permettere – conclude Moi – che la popolazione venga lasciata nell’incertezza più totale riguardo alle patologie e ai rischi a cui è quotidianamente esposta! Il tempo delle parole è finito”.











