Una situazione, quella dei profughi che stazionano e protestano a Cagliari, che viene definita particolare anche da quegli immigrati che vivono in città ormai da molti anni.
L’associazione culturale Libanese di Cagliari per esempio pensa che la situazione debba avere una forma di controllo e regolarità e che i richiedenti asilo debbano lasciare le proprie impronte digitali perché è giusto che si sappia chi sono. Insomma anche gli immigrati in città chiedono che la legge sia applicata e che i profughi la rispettino e che siano sottoposti anche a una forma di controllo e regolarità.
“La situazione che si presenta oggi a Cagliari e anche particolare” ha detto Doreid Mohamad presidente sezione Sardegna – Unione libanese culturale nel mondo “e deve avere anche una forma di controllo e regolarità. Noi siamo per la regolarità dei ragazzi presenti sul territorio e bisogna dargli assistenza dal punto di vista sociale e sanitario ma anche sotto il profilo giuridico.
Loro devono farsi rilevare le impronte perchè anch’io vorrei sapere con chi ho a che fare. Quindi vorrei sapere chi sono questi ragazzi che arrivano e certo adesso qualcuno ci attaccherà su questo profilo ma la questione è questa: se vogliamo garantire una sicurezza cerchiamo di applicare le leggi . Ci sono dei trattati sull’immigrazione e l’Italia, avendoli sottoscritti, deve far sottostare di conseguenza chiunque entri nel suolo italiano a quelle condizioni.”
Guardate il VIDEO con l’intervista completa a Doreid Mohamad.











