Prosegue l’allarme per il maltempo in Sardegna, ma ci sono buone notizie per il sud dove, il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha annunciato il declassamento dell’allarme, passato da rosso ad arancione. Situazione stabile per il resto dell’isola dove fino alle 6 di domani l’allarme resterà rosso. “Nei cittadini la consapevolezza è aumentata, stanno seguendo le prescrizioni fatte e tra i sindaci c’è grande cooperazione. Ho ricevuto una telefonata dal premier Renzi che mi ha assicurato la piena collaborazione della protezione civile nazionale”.
Un appello all’importanza di mantenere un comportamento responsabile da parte dei cittadini per fronteggiare questo momento è stato ribadito dall’assessore regionale all’Ambiente Domatella Spano, che ha illustrato i numeri dell’emergenza. “Tutto il sistema della protezione civile è stato messo alla prova in questi giorni, le forze in campo sono imponenti. Sono 10mila gli uomini e le donne della protezione civile impegnati, 70 le unità, 2000 gli addetti dell’ente foreste impegnati mentre sono 750 quelli allertati. I mezzi in campo sono 600, 720 gli agenti del corpo forestale e di v.a., 7 colonne mobili di cui 2 impegnate a Olbia, 3000 i barracelli impegnati”. Ed è Olbia uno dei centri più colpiti in tutta la Sardegna: il sindaco Gianni Giovannelli ha dichiarato lo stato di emergenza.
“Veniamo da 10 anni di emergenza speculazione, dobbiamo invertire questa cultura e per farlo abbiamo bisogno di regole certe, a volte impopolari. Non ci sarà più nessun condono” ha spiegato Pigliaru, “Olbia ha fatto il piano assetto idrogeologico, lo stiamo finanziando grazie agli 80 milioni di euro stanziati dal Governo. Dei danni alle cose fisiche ce ne preoccupiamo dopo, ora siamo preoccupati per i danni alle persone. Il fatto che sia andata bene fino ad ora non significa che vada bene anche più avanti”.











