L’acqua dei pozzi del territorio non potrebbe bastare per soddisfare le esigenze della popolazione e l’amministrazione guidata dal sindaco Gabriele Littera corre ai ripari, in anticipo, per non essere colti all’ultimo momento da un possibile approvigionamento al limite della portata. Le scarse piogge degli ultimi mesi hanno fatto scattare l’allarme in tutta l’Isola, il paese del Medio Campidano, che ancora gestisce l’acqua autonomamente, dopo aver anticipato l’ordinanza che impone ai cittadini di utilizzare l’acqua con estrema cautela, fa un ulteriore passo in avanti al fine di scongiurare, con l’avvicinarsi della bella stagione, che dai rubinetti l’acqua esca con il contagocce. Una soluzione, quella di chiedere, eventualmente, l’acqua in “prestito” ad Abbanoa che ha fatto storcere il naso a numerosi cittadini che, appresa la delibera approvata dalla giunta, non ha esitato a esprimere parere contrario. Il motivo? La lotta senza precedenti per dire no al gestore unico del bene pubblico. Alla base della protesta sarebbe soprattutto il rincaro delle bollette oltre al fatto che Serramanna, come sempre risaputo, dispone di una buona falda che, sinora, è stata sufficiente per soddisfare le esigenze della popolazione. Tranne per i “casi limite” ossia quei quartieri situati nella parte alta del paese dove l’acqua ha una pressione minore e in diverse abitazioni, considerata anche la collocazione dei serbatoi privati, spesso il bene primario non arriva a sufficienza. In questi casi “si interviene in altri modi” ha specificato Littera. Nessun passaggio ad Abbanoa, insomma, almeno per il momento, ma solo la richiesta di aiuto per “soddisfare, in caso di ulteriori limitazione della portata idrica erogata, le necessità di un comparto urbano circoscritto”. I motivi: i tecnici comunali “hanno segnalato alcune criticità riguardanti l’emungimento della risorsa idrica dai pozzi di approvvigionamento, la quale presenta delle notevoli e costanti criticità, riassunte nei prospetti sotto elencati, in cui vengono indicati i quantitativi idrici emunti nell’ultimo triennio per lo stesso periodo di riferimento e i quantitativi idrici riferiti agli ultimi 8 mesi a cavallo delle annualità 2023-2024, al fine di visualizzare l’andamento della disponibilità di risorsa”. Una capacità inferiore, insomma, rispetto allo scorso anno, “a partire dall’apice raggiunto nel mese di dicembre 2023, con valori che alla data odierna si attestano costantemente al di sotto dei 3.000,00 mc (ultimo dato disponibile 09.04.2024 2.899,00 mc emunti)”. Un lavoro, quindi, che deve continuare al fine di garantire l’acqua a tutti i residenti.
Il Comune, non avendo aderito al gestore unico, deve far fronte a una miriade di incombenze, compresa quella della manutenzione della rete idrica e fognaria, come avvenuto qualche settimana fa in via Serra dove è stato necessario un intervento di disostruzione della rete fognaria e per la quale, successivamente, è stata attivata la pulizia della strada e della piazza. Per l’occasione era sorto il sospetto
(https://castedduonline.it/serramanna-pozzi-quasi-a-secco-scatta-lordinanza-che-vieta-lutilizzo-dellacqua-per-tutti-gli-usi-diversi-da-quello-alimentare/) che si trattasse di una perdita idrica, smentita dal primo cittadino, che ha chiarito l’origine dell’evento.













