Il latte e le minestre, presto, potrebbero essere solo un lontano e brutto ricordo per Fausta Mulas, 48enne di Elmas, colpita da fortissimi dolori allo stomaco. La donna, sin da giovedì scorso, stringe tra le mani l’impegnativa del medico per svolgere una gastroscopia “entro dieci giorni”. Ma in tutta la Sardegna non c’era un posto libero, in nessun ospedale. E per la donna era iniziato un lungo calvario, fatto di “dolori lancinanti, stanchezza” e, soprattutto, paura. Paura di peggioramenti, legati anche alle sue condizioni generali di salute, rese precarie e causa del diabete. Le telefonate al Cup dell’Ats si erano rivelate dei buchi nell’acqua: “Non voglio spendere 200 euro per farmi fare l’esame da un privato, dov’è finito il diritto alla salute?”, aveva detto la Mulas, in uno dei due appelli disperati lanciati su Casteddu Online. Dopo oltre cinque giorni di inferno, è arrivata la svolta: la 48enne potrà essere visitata non a fine febbraio o, addirittura, a inizio marzo, “ma il 3 febbraio, all’ospedale Oncologico di Cagliari”.
“Penso che si sia liberato un posto, tra poco più di una settimana ho appuntamento alle nove e trenta. Per me è la fine di un incubo, sto molto male. Ringrazio la Diabetologia perché sempre vicina ai pazienti nel cercare di risolvere la situazione”.










