Niside Muscas ko al Tar. E ora è ufficiale al ballottaggio sarà sfida tra Mario Puddu e Diego Corrias. Il ricorso della candidata del centrodestra era nato dopo le operazioni relative al primo turno elettorale del 28 e 29 maggio 2023, quando Diego Corrias prese 3 mila 211 voti, Mario Puddu 3 mila 896 e Niside Muscas voti 3 mila 202. Sono state individuate 21 schede elettorali ricondotte sotto la voce “voti contestati e non assegnati” e 309 schede qualificate come “nulle”.
All’esito delle operazioni di spoglio venivano, pertanto, ammessi al ballottaggio Puddu e Corrias. Muscas aveva proposto quattro motivi di ricorso evidenziando in sintesi che non le sarebbero state attribuite, nelle varie sezioni, 22 preferenze e che, al contrario, a Corrias sarebbero state indebitamente riconosciute, nella sezione 9, cinque preferenze.
Sempre la candidata del centrodestra ha messo in evidenza che nella sezione elettorale 21 ben 17 schede, oggetto di contestazione, non sarebbero state conteggiate nel computo totale dei voti assegnati a favore della ricorrente.
Tale mancata attribuzione sarebbe scaturita “dalla rilevata presenza di segni grafici che, tuttavia, non potevano ritenersi preordinati a consentire il riconoscimento dell’elettore né si palesavano idonei a far insorgere dubbi in merito alla volontà di questo rispetto al voto espresso”.
I giudici amministrativi hanno però dichiarato il ricorso inammissibile. E ora è ufficiale la sfida tra Puddu e Corrias.
“Purtroppo dovremo attendere ancora qualche giorno perché la nostra richiesta di trasparenza possa avere risposta: per la precisione dovremo aspettare l’elezione del sindaco”, commenta Niside Muscas, “questa è, in sostanza, l’indicazione che è venuta dall’udienza del Tar, svoltasi questa mattina. L’esito “Ricorso Inammissibile” significa che il ricorso può essere presentato appunto solo dopo la proclamazione degli eletti.
Non vi nascondo un pizzico di delusione per i circa 3 mila voti degli asseminesi, che hanno scelto con convinzione il nostro progetto politico. Progetto che andrà avanti anche se le cose dovessero andare diversamente rispetto a quanto costruito in campagna elettorale.
Ora però è necessario esprimersi, nelle urne, affinché si possa eleggere democraticamente, e non con percentuali bassissime di votanti, la persona che guiderà la nostra città.
Andare a votare, è un diritto, ma anche un dovere.
Colgo l’occasione per smentire, categoricamente, voci di accordo con altri partiti/coalizioni. Ringrazio di cuore tutte le persone che hanno contribuito a questo meraviglioso percorso e tutti i cittadini di Assemini: continueremo ad ascoltare le vostre esigenze e a batterci per rendere la nostra meravigliosa città un posto di cui essere orgogliosi.
Forza Assemini”.
Non vi nascondo un pizzico di delusione per i circa 3 mila voti degli asseminesi, che hanno scelto con convinzione il nostro progetto politico. Progetto che andrà avanti anche se le cose dovessero andare diversamente rispetto a quanto costruito in campagna elettorale.
Ora però è necessario esprimersi, nelle urne, affinché si possa eleggere democraticamente, e non con percentuali bassissime di votanti, la persona che guiderà la nostra città.
Andare a votare, è un diritto, ma anche un dovere.
Colgo l’occasione per smentire, categoricamente, voci di accordo con altri partiti/coalizioni. Ringrazio di cuore tutte le persone che hanno contribuito a questo meraviglioso percorso e tutti i cittadini di Assemini: continueremo ad ascoltare le vostre esigenze e a batterci per rendere la nostra meravigliosa città un posto di cui essere orgogliosi.
Forza Assemini”.










