La Scuola Alagon nel quartiere di San Michele, l’ex Stallaggio Meloni di viale Trieste, la “casaccia” di viale Buoncammino, accessibile da quanti scavalcano ogni giorno un muro e che ad ogni accesso sono soliti usare una scala come quando nel medioevo si accedeva sulle torri.
Sono solo alcune delle “tappe” del degrado, dell’esercito degli “emarginati”, ora inserite nero su bianco in un elenco stilato dal Consigliere comunale del psd’az Marcello Polastri, presidente della commissione Patrimonio e Sicurezza, spedito al prefetto di Cagliari, intervenuto sul caso del tugurio nel quale vivevano ancora ieri una quarantina di immigrati, alcuni regolari altri anonimi.
“Ma in città – sostiene Polastri – vivono altre persone che vanno aiutate umanamente, e ancor prima identificate come prevede la Legge” conclude il Consigliere che ha spedito una lettera di ringraziamento all’Ufficio del Governo di Cagliari nella persona del Prefetto De Matteis e alle forze di polizia, così ai vigili e agli agenti della Polizia Locale per il lavoro ad oggi svolto.
“Ho molto apprezzato il lavoro svolto dalla Prefettura per liberare la città e lo stabile abbandonato in via Riva di Ponente a Cagliari che un drappello di emarginati e di persone in difficoltà, avevano occupato abusivamente. Lodevole il lavoro delle istituzioni, forze dell’ordine con in testa la Polizia Municipale di Cagliari e Vigili del fuoco che ho contattato ieri all’alba.
Tutta la città sapeva che quei tetti sgangherati e pericolanti, divorato dalle fiamme, davano da più di un decennio quel minimo eventualmente apprezzabile dai periodici occupanti giunti per il tramite del mare e del vicino porto, con un proprio bagaglio di disperazione e miseria.
Al di là delle feci e dell’urina, tutti i giorni mattina e sera, veniva alimentata vicina discarica abusiva di rifiuti che il Comune di Cagliari ha dovuto suo malgrado ripulire puntualmente, a spese dei nostri contribuenti. Tanta è stata la tolleranza perché Cagliari giustamente è fatta così: accogliente e tollerante ma non per questo indifferente al degrado da affrontare!
È infatti paradossale di come un violento litigio tra un gruppo di immigrati abbia fatto precipitare la situazione portando paradossalmente alla svolta di una questione incancrenita e difficile.
Purtroppo questa situazione non è isolata. Basti pensare che un drappello di disperati sopravvive in un rudere di viale Buoncammino, in condizioni igienico-sanitarie umanamente drammatiche e commoventi per la nostra società.
Se vorrà sarò lieto di accompagnarla sul posto, Caro Prefetto.
Perché solo per un caso fortuito oggi non stiamo piangendo una tragedia. A maggior ragione, situazioni come a quella di via Riva di Ponente, andrebbero segate sul nascere. Concordo con lei nel ritenere urgente monitorare e segnalate al al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, tutti i siti comunali abbandonati, per evitare il ripetersi di situazioni analoghe.
Nel pensare al destino dello stabile che solo sulla carta fa parte del Demanio della Regione, chiederemo presto in sede di Commissione comunale Sicurezza e Patrimonio la possibile cessione al Comune di detta proprietà per farne un qualcosa di utile alla città”.










