La linea condivisa del blocco, alla fine, ha prevalso. Da lunedì centinaia di autotrasportatori sardi si bloccano. Lo stop arrivato da Roma, dal commissario delegato della Commissione di garanzia per lo sciopero, Alessandro Bellavista, ha riguardato l’associazione Trasportounito-Fiap. Ma i titolari di centinaia di aziende di trasporto sarde, riuniti a Tramatza, non hanno associazioni alle spalle: “Ecco perché lo stop non ci riguarda. Da lunedì ci fermeremo, i nostri furgoni non saranno in giro a fare consegne”, spiega Gabriele Frongia, autotrasportatore di San Nicolò D’Arcidano. “Saremo nei principali porti, da Olbia al porto canale di Cagliari, e anche sulla 131. Il prezzo del gasolio ha raggiunto costi insostenibili, saremo più di quattrocento a restare fermi”.
Posizione confermata da Andrea Melis, alla guida di un’azienda a Oristano: “La nostra sarà una manifestazione pacifica, non siamo certo assassini. Ci sarà il blocco delle consegne. Saremo anche in tutte le principali zone industriali: Oristano, Macomer, Sassari, Monastir, Villacidro e Macchiareddu. Il nostro sarà uno stop ad oltranza. Martedì ci sarà un tavolo di confronto col Governo. Riprenderemo a lavorare solo se arriveranno misure che ci daranno la possibilità di ritornare a riaccendere i motori dei nostri camion”.












