Il padre, la madre e il fratello (Roberto, noto componente del gruppo musicale cagliaritano degli Alter Ego) da due anni e mezzo li può vedere solo attraverso lo schermo di uno smartphone, Michela Massa. Trentotto anni, cagliaritana doc, da otto vive in Inghilterra. Ha un marito pakistano, tre figli piccoli e fa l’operaia. Arrivare nell’Isola? Impossibile: “Ryanair ha cancellato il volo Manchester-Olbia, ormai da più di due anni. Dovrei andare sino a Londra: sei ore di auto e, poi, duecento euro a testa per il volo”, racconta la donna. “Sarebbero 1200 euro per tutta la mia famiglia, una cifra insostenibile. Qui in Inghilterra, a Nelson, sto molto meglio che a Cagliari ma sono pur sempre un’operaia in un’azienda di cioccolato. L’unico volo per l’Isola lo offre EasyJet, ma a prezzi folli. Da due anni e mezzo non posso abbracciare i miei genitori”.
E nel mirino della donna finisce la continuità territoriale, da sempre inesistente con l’estero, e la mancata tutela dei sardi emigrati da parte della Regione: “Cosa aspettano il presidente Solinas e l’assessore Chessa? Perché non ci tutelano e non fanno in modo che ci siano più collegamenti via aereo con la Sardegna? Devono ascoltare anche le nostre richieste, in tanti siamo fuggiti dall’Isola perché non c’era un futuro sicuro, ma vogliamo che ci venga garantito il diritto di ritornarci quando vogliamo, senza doverci vendere un rene”.












