Dopo tre anni di stop forzato a causa della pandemia il 24 aprile si svolgerà il 37° pellegrinaggio a piedi da Sinnai a Nostra Signora di Bonaria: fedeli in marcia e messa celebrata da un Arcivescovo ucraino, in quanto il tema di questo pellegrinaggio sarà proprio la pace. Un evento tanto atteso e partecipato da migliaia di persone che, durante la notte, tra canti e preghiere, camminano sino a raggiungere il capoluogo sardo. Organizzata dall’associazione “Il Segno”, è una devozione che ha origine nel 1370, quando nelle acque antistanti Cagliari, una furiosa tempesta sorprese un veliero partito dalla Spagna: nel tentativo di salvare l’imbarcazione i marinai gettarono tutto il carico in mare, ma una delle casse, non appena toccò le acque, calmò miracolosamente la burrasca. La cassa, approdata al porto di Bonaria, venne aperta dai frati mercedari e rivelò al suo interno una statua lignea della Madonna. La devozione verso questo simulacro si diffuse velocemente, soprattutto tra i marinai, dai quali è venerata come loro protettrice. Il 13 settembre 1907 il papa Pio X proclamò la Madonna di Bonaria Patrona Massima della Sardegna.
La notte fra il 24 e il 25 aprile, quindi, ha luogo il pellegrinaggio a piedi da Sinnai sino al santuario di Bonaria. I fedeli partono all’una e mezzo del mattino, attraversano le strade di Sinnai e raggiungono l’abitato di Settimo. Da qui si dirigono a Selargius e proseguono verso Monserrato, Pirri, Cagliari, per arrivare a Bonaria intorno alle ore 8.









