Nuoro – Polemiche e tanta rabbia dopo l’ennesimo incidente mortale in cui un pedone è stato falciato e ucciso mentre attraversava la strada: “Il comune faccia installare dissuasori visto che gli automobilisti pensano di essere tutti piloti infallibili”. Viale Repubblica ancora teatro di un sinistro mortale: un’altra donna è stata travolta e uccisa mentre attraversava le strisce pedonali. Il grave fatto di cronaca è avvenuto ieri mattina: la vittima è Angelina Taras, 88 anni, madre di Cinzia Usai, anche lei deceduta nel 2019 dopo essere stata travolta lungo la Ss 131. A gennaio, in via Funtana Buddia, era stato un uomo a perdere la vita mentre attraversava la strada nelle strisce pedonali e, nel novembre del 2021, sempre lungo il viale Repubblica, in una analoga situazione, perse la vita Giovannina Gungui. Da allora niente è cambiato: nonostante le varie segnalazioni e gli appelli lanciati da parte dei cittadini e dei familiari delle vittime, a Nuoro si continua a correre troppo. In queste ore si susseguono le richieste al sindaco della città affinché possa intervenire in maniera più decisa per scongiurare altre tragedie: “Le segnalo che di fronte alla polivalente ci sono delle strisce pedonali ma ai nostri cari concittadini importa niente visto che sembra che abbiano scambiato quella strada per una pista. In quelle strisce ogni giorno attraversano bambini e ragazzini che si recano alla polivalente per fare attività motoria. Io rischio la vita con la mia bambina ogni lunedì, mercoledì e venerdì. Forse sarebbe il caso di porre rimedio, magari con un dosso o con quello che lei vuole che costringa a rallentare i nostri Schumacher cittadini.
Evitiamo succeda qualcosa di irrimediabile” sottolinea una mamma nel gruppo facebook dedicato alla città. I social, infatti, sono diventati l’ultima spiaggia per chi, dopo innumerevoli segnalazioni avanzate alle istituzioni, chiede un intervento immediato.
“Andare a piedi a Nuoro sta diventando pericoloso, eppure basterebbe buon senso da parte di tutti. Basta attraversare quotidianamente anche solo l’incrocio tra via Brigata Sassari e via Triste, con semaforo verde per pedoni e automobilisti”.
Anche il figlio di signora Giovannina, deceduta un anno e mezzo fa, ha espresso per l’ennesima volta la sua considerazione a riguardo: “Io mi chiedo cosa ci voglia a capire che in città non si deve correre. Date la colpa al comune o alle istituzioni, così ci si pulisce in fretta la coscienza. Il comune faccia installare dissuasori visto che gli automobilisti pensano di essere tutti piloti infallibili”.













