“Sono la storia di Capoterra, il Comune non venda le vecchie scuole di Poggio dei Pini”

Scontro tra maggioranza e opposizione. Magi: “L’amministrazione Dessì non è mai intervenuta e ora stanno cadendo a pezzi”. Corda: “Servono manutenzioni, la soluzione non può essere l’alienazione”


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Capoterra – Guerra aperta dopo la notizia che le ex scuole di Poggio dei Pini sono state inserite nell’elenco dei beni immobili da alienare. Franco Magi: “I locali comunali di casa Saggiante (edificio ex scuole), a Poggio dei Pini, stanno cadendo a pezzi, ma la vecchia amministrazione comunale Dessì/Corda non si è mai preoccupata di questo, lasciandola al più completo degrado”. Corda: “Se l’attuale Amministrazione ritiene che ci sia bisogno di un ulteriore intervento, per sopraggiunte e necessarie manutenzioni, non sembra ottimale risolvere il problema alienando lo stabile”.

Scontro aperto, senza alcun risparmio di energie, tra maggioranza e minoranza che mantengono ben salde le proprie idee riguardo lo storico edificio situato a Poggio dei Pini. A tal proposito è stato richiesto da Silvano Corda un consiglio comunale urgente per chiedere al sindaco Garau e alla sua giunta di depennare l’edificio dall’elenco dei beni immobili da alienare. Intanto si susseguono gli appelli da parte dei cittadini affinché questa pratica venga scongiurata, in primis quello di Susanna, direttrice del “Piccolo Teatro dei Ciliegi” che opera proprio dentro le ex scuole. Una realtà che produce cultura da ben 15 anni e ha messo in scena tantissimi spettacoli rivolti ai bambini, ai ragazzi e di arte contemporanea per gli adulti. “Qualche giorno fa, dopo la conclusione di uno spettacolo, ho ricevuto una telefonata dove mi è stato comunicato che lo stabile che ospita il teatro è stato messo in vendita per questioni di bilancio del comune. Inizialmente non ho creduto poiché questa è come una locomotiva che in questi anni ha creato solo cose positive per Capoterra” e non solo, poiché tanti spettacoli “scritti qua dentro sono stati premiati anche a livello nazionale. Questo è un presidio storico culturale molto importante poiché appartiene alla storia di Capoterra e di Poggio dei Pini. Penso che l’amministrazione comunale debba fare una valutazione approfondita prima di vendere pezzi importanti che appartengono alla comunità e spero ancora di sbagliarmi. Chiedo la solidarietà di tutti voi, di continuare a sostenere questo piccolo spazio in cui si crea e produce cultura”.

Con un lungo post su facebook il consigliere di maggioranza Franco Magi esprime che “i locali comunali di casa Saggiante (edificio ex scuole), a Poggio dei Pini, stanno cadendo a pezzi, ma la vecchia amministrazione comunale Dessì/Corda non si è mai preoccupata di questo, lasciandola al più completo degrado. Le fotografie dimostrano il totale stato di sfacelo e di abbandono, ed anche i problemi di sicurezza, tanto più che all’interno degli stessi sono ospitati l’Università della Terza Età (primo piano), la Caritas ed il Teatro dei Ciliegi. Gli spazi dell’Università della Terza Età, associazione meritoria e molto attiva nel territorio, sono assolutamente inadeguati e con numerose barriere architettoniche, e per questo motivo l’amministrazione comunale – in completo accordo con la predetta associazione – intende offrire una ala del centro Meccano, interamente situata al piano terra, che sarà opportunamente adeguata e che conterrà finanche una sala riunioni per convegni e conferenze da circa 60 posti. La Caritas dovrebbe invece a breve essere trasferita a fianco della nuova casa parrocchiale, appena completata, e mai nessuno penserebbe mai comunque di mandarla via dai locali senza offrire una valida alternativa. Analogamente, anche la piazza Maria Carta, prospiciente l’edificio Saggiante, è in totale abbandono, ma fortunatamente a questo – dopo decenni – l’amministrazione del Sindaco Garau sta ponendo rimedio, avendo già affidato l’incarico per la progettazione della nuova piazza. La scelta dell’amministrazione comunale di dismettere l’edificio Saggiante è pertanto saggia e coerente, e mi auguro che tale immobile rientri a far parte del patrimonio della Cooperativa Poggio dei Pini (società a mutualità prevalente equiparata alle Onlus), che ha recentemente dimostrato di saper valorizzare l’immobile Saggiante di sua proprietà con un delicato intervento di restauro e che a sue spese, in area comunale, ha realizzato un parco, restituendo decoro a tale area”. Senza giri di parole Silvano Corda, presidente della commissione vigilanza, ribatte: “Dobbiamo come al solito sbugiardare Franco Magi relativamente alla casa saggiante che afferma stia cadendo a pezzi.

Come si fa ad averla lasciate nel completo degrado, se la casa è attualmente utilizzata con profitto e a tempo pieno dagli utilizzatori.

Parliamo del “Teatro dei Ciliegi” che svolge attività piena, coinvolgendo tutte le scuole di Capoterra, dando messaggi educativi importanti per la crescita dei giovani. Non risulta che ci siano state lamentele o richieste di altri luoghi per svolgere le loro attività.

Parliamo della “Università della terza età” che non risulta abbiano difficoltà di utilizzo anche per quanto riguarda le barriere architettoniche, un servo scala permette di superare queste dicerie.

Allo stesso modo la “Caritas” non ha manifestato di aver necessità di altri locali, cosi come li ha trovati F. Magi, dicendo che non li vuole mandar via.

La verità è che, non meno di cinque anni fa, la casa è stata restaurata con un impegno economico dell’Amministrazione Dessì con 100 mila euro, rendendola pienamente efficiente.

Se l’attuale Amministrazione ritiene che ci sia bisogno di un ulteriore intervento, per sopraggiunte e necessarie manutenzioni, non sembra ottimale risolvere il problema alienando lo stabile.

Sembra che Magi abbia già deciso tutto, caricare le spese di manutenzione alla cooperativa, che saprà valorizzarla e trarre profitto, come fosse la sua Cassaforte.

Le foto pubblicate non definiscono nessun abbandono, certo le aiuole vanno estirpate dall’erba, ma questo non significa che lo stabile sia in abbandono.

La soluzione sapete quale sarebbe? Il centro meccano, che dopo averlo destinato al centro vaccinale ad un centro fisioterapico, alle Associazioni di volontariato varie, all’università e al teatro chissà a quanti altri, come fosse il rifugio peccatori”.


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