Tornare a Cagliari dopo la gara con il Frosinone? Per un gruppo di tifosi sardi è stata un’odissea. Meglio, una lenta processione al rialzo, dei costi, per lasciare il basso Lazio e rimettere piede in Sardegna. Sapevano già dalla settimana precedente che non ci sarebbero stati voli disponibili da Fiumicino dopo il match, a riprova di interventi sui trasporti, efficaci, decisamente insufficienti, imbastiti dal Psd’Az, che con l’assessore Antonio Moro guida proprio il settore trasportistico. Ita o altre compagnie più o meno note? Non pervenute: “L’unica alternativa sarebbe stata prendere il volo delle 18 per Napoli, poi da lì andare sino a Milano e imbarcarci per Cagliari”, racconta Ruggero Ruggeri, a capo del gruppetto di sostenitori rossoblù. Che, pur di essere allo stadio, si sono dovuti arrangiare e pagare più del previsto: “Abbiamo dovuto affittare le macchine a noleggio non solo per andare fa Fiumicino a Frosinone, ma anche per tornare all’aeroporto dal quale è partito l’unico volo, di Aeroitalia, diretto a Olbia”. A Olbia, quindi, non a Cagliari, con la beffa di tutta la Sardegna da attraversare.
Cosa che hanno fatto, ovviamente continuando a pagare: “Alle 21:20 siamo decollati da Fiumicino, dopo venticinque minuti siamo atterrati a Olbia e da lì, con un’auto a noleggio abbiamo potuto raggiungere la nostra Cagliari. Tutto ciò si è tradotto in un arrivo a casa solo alle due di notte”.











