La dieta dei fruttariani
A cura di Raffaella Aschieri (DietistaMenutrix)
Prosegue intenso il mio viaggio nel mondo delle diete e degli stili alimentari. Oggi questa rubrica “Food&Diet” di Cagliari on line cerchera’ di spiegarvi cosa e’ e in cosa consiste la dieta dei fruttariani, a quali principi si ispira, come si esegue e le controindicazioni. Cominciamo col dire che alla data attuale non si ha contezza di quanti siano gli italiani che sono passati a questo regime alimentare. Di certo devono essere parecchi avendo organizzato, a novembre del 2017, il primo festival fruttariano. Un ristretto gruppo di esperti e pensatori fuori dagli schemi – fra cui il Dottor Vasco Merciadri, ospitato a Matrix, e Gabriele Cerchino, attivista più volte intervistato da Enrico Lucci – si è riunito per discutere di ambiente, sostenibilità ed ecologia. Ma soprattutto per mostrare al mondo uno stile di vita che, se adottato da tutti, potrebbe riscrivere le sorti del pianeta (a detta loro): il fruttarismo, l’alimentazione che prevede il consumo di sola frutta.
Solo frutta. Niente carne e pesce (ovviamente), niente uova, niente latte e derivati. E nemmeno cereali, legumi, semi. Nemmeno la verdura. E a dire il vero nemmeno tutta la frutta. Nel dettaglio possiamo dire che Il fruttarismo è un’ insieme di pratiche alimentari che hanno in comune il consumo prevalente o esclusivo di frutta. Questa credenza si basa sul fatto che sembra che l’uomo alle origini sia un frugivoro, anche se per la scienza è appurato che l’uomo sia onnivoro. Secondo questa credenza le piante in questo modo non vengono danneggiate. Controindicazioni Fisiologicamente il consumo di sola frutta può portare gravi danni di carenza nutrizionale e quindi lo sviluppo di patologie che possono provocare danni irreversibili all’organismo. Non si diventa fruttariani dall’oggi al domani, infatti servono due anni duranti i quali si eliminano piano piano gli altri alimenti. Come prima cosa ci si reca da un medico per evitare carenze alimentari, poi si smette di assumere cibi lavorati e legumi o semi. Fruttariani famosi Sembra che Steve jobs si sia approcciato a questa dieta per qualche periodo. L’attore che lo interpretò Ashton Kutcher, per poter meglio calarsi nella parte assunse questa dieta, ma ebbe qualche problema di salute e durante le riprese fu trasportato in ospedale con problemi al pancreas.
Tornando indietro nella storia sembra che uno dei pionieri di questa dieta fosse Arnold Ehret, noto per la sua dieta senza muco che era sostanzialmente a base di frutta e’ considerato il capostipite di questa etica alimentare. Un altro noto personaggio storico che si è per molto tempo approcciato a questa dieta sarebbe Gandhi, sembra che per 5 anni abbia seguito questa dieta e che poi l’abbia abbandonata per problemi di pleurite preesistente. C e’ da chiedersi se questa etica si radichera’ in modo profondo e quali potranno essere le sorti della cucina italiana ? C’è infatti la questione della cottura. La cucina fruttariana del futuro non prevede cottura, se non in casi rarissimi. Perché se un cibo deve essere cotto, vuol dire che non è fatto per essere digerito dallo stomaco. Ovviamente non c e’ uno studio scentifico, si fa sempre riferimento a un passato remotissimo in cui i nostri antenati non avevano la possibilità di cuocere, e quindi se non lo facevano loro non lo dobbiamo fare nemmeno noi. E’ per via di queste considerazioni che per i fruttariani i vegani sono al pari degli onniveri: ovvero mostri senza scrupoli che si mangiano il pianeta facendo soffrire gli esseri viventi. Perche’ per un vero fruttariano una foglia di lattuga mangiata e digerita arreca dolore alla stessa foglia.
Il menu’ giornaliero tipico fruttariano ha questi ingredienti: Frutti acidi: agrumi, mele, mirtilli, kiwi, fragole, ananas, melograni eccFrutti poco acidi: ciliegie, more, mirtilli, pesche, mele dolci, papaya, fichi, albicocche, lamponi eccFrutti dolci: uva, meloni, cachi, banane eccFrutti oleosi: avocado, olive, noci di cocco ecco Frutti secchi: prugne, datteri, anacardi, mandorle, noci pecanSemi: girasole, sesamo, zucca o zucchina. Esperienza Personale. Nel ormai lontano 1986 nella meravigliosa New York c erano gia’ prestigiosi ristoranti multi piano rigorosamente sel service nei pressi della V strada, dove tutti, onniveri in testa, potevano concedersi un pranzo, una cena o una semplice merenda a base di sola frutta a km zero. Ecco, in questo senso, credo che di tanto in tanto un pranzo a base di sola frutta, magari d estate possa essere un tocca sana se si e’ in perfetta salute. Cosi come dal punto di vista commerciale potrebbe essere una novita’ d oro per una terra come la Sardegna un ristorante di sola frutta fresca, secca ma anche cotta. Ma non di certo come stile alimentare quotidiano.











