Il Tar della Sardegna conferma la linea dura contro la diffusione della dermatite nodulare bovina. Con un decreto pubblicato nel pomeriggio, il presidente Mario Buricelli ha respinto la richiesta di sospensiva presentata da un’azienda situata tra Orani e Sarule, nel Nuorese. L’allevatore aveva chiesto di fermare l’ordine di abbattimento imposto dalla Asl di Nuoro per l’intero allevamento, comprendente non solo i capi contagiati ma anche quelli apparentemente sani. I giudici amministrativi hanno evidenziato come, in presenza di una malattia classificata come “di categoria A”, non ci sia margine per soluzioni intermedie: l’abbattimento è una misura obbligatoria, non facoltativa, e deve essere adottata senza indugi per contenere ogni potenziale rischio di contagio. Anche la presenza di animali asintomatici non è sufficiente a escludere il pericolo, motivo per cui, secondo il decreto, è necessario agire tempestivamente. Respinta anche l’ipotesi di un’alternativa vaccinale. Il Tar ha chiarito che, in casi come quello contestato, il vaccino non rappresenta uno strumento efficace per il contenimento della malattia, soprattutto se il virus potrebbe già essere presente in soggetti che non manifestano sintomi.
La decisione definitiva sul ricorso è attesa per settembre, ma nel frattempo resta valida l’ordinanza di abbattimento, applicabile a tutti i capi dell’allevamento.












