La presidente della Regione Todde impugna la sentenza del tribunale e allunga la vita alla legislatura: i legali della 5 stelle hanno infatti depositato il ricorso contro la decisione dei giudici di respingere il ricorso della Todde contro l’ordinanza del collegio di garanzia elettorale, confermandolo.
I legali della presidente (Benedetto e Stefano Ballero, Giuseppe Macciotta e Priamo Siotto) contestano dunque le motivazioni dei giudici del tribunale civile, che pure erano state chiare e perentorie.
Le irregolarità commesse non sono “vizi formali”, ma violazioni “plurime, sostanziali e gravi”, tali da compromettere la regolarità e la trasparenza dell’intera gestione delle spese elettorali, scrivono i giudici.
“Le violazioni contestate alla ricorrente sono risultate tutte sussistenti”, aggiungono. Una sentenza che non lascia spazio a dubbi e che, pur rinviando la decisione della decadenza al consiglio regionale, pianta paletti solidi. “Le violazioni disattendono integralmente la disciplina in materia di spese elettorali, rendendo impossibile verificare con sicurezza i fondi ricevuti dalla ricorrente, il soggetto finanziatore e l’impiego delle somme.” Un giudizio che, secondo i giudici, giustifica pienamente l’entità della sanzione stabilita dal collegio, determinata in base alla violazione più grave, con aggravanti applicate per ciascun ulteriore illecito.Tra i rilievi più significativi:
- Mancata apertura di un conto corrente dedicato alla raccolta fondi, come previsto dalla legge 515 del 1993. La Todde aveva sostenuto di aver fatto affidamento unicamente su mezzi messi a disposizione dal Comitato M5S, ma il Tribunale ha confermato l’obbligo non assolto e quindi la relativa infrazione.
- Assenza di un mandatario elettorale e del rendiconto asseverato. Anche in questo caso, la ricorrente aveva affermato di non ritenere necessaria la nomina di un mandatario e la presentazione del rendiconto, ma il Collegio ha confermato la violazione.
- Mancata presentazione dell’estratto conto ufficiale. Al posto del documento bancario previsto, la Todde ha depositato una semplice “lista movimenti” relativa a un conto acceso presso Intesa Sanpaolo, intestato al Comitato M5S. Per i giudici, non è sufficiente a garantire la tracciabilità prevista per legge.
- Carenza di documentazione sul conto corrente utilizzato. Anche su questo punto, i giudici hanno evidenziato gravi lacune informative che rendono opaca la gestione delle risorse economiche della campagna elettorale.










