Il principale partito del centrosinistra appoggia il sindaco Zedda anche dopo la seconda inchiesta a suo carico. Prima il rinvio a giudizio per la nomina di Marcella Crivellenti al Teatro Lirico, ora anche un’inchiesta bis della Procura a seguito di alcuni esposti dei mesi scorsi dopo una forte contrapposizione nel Cda: l’accusa è sempre quella di abuso d’ufficio. Ma il Pd continua ad appoggiare Zedda definendolo “il candidato naturale” per le prossime elezioni che si svolgeranno tra poco più di un anno, ma che “la coalizione potrà comunque decidere se fare le primarie”.
Per la prima inchiesta l’udienza è prevista il prossimo 27 marzo. Ma l’ultima indagine, avviata solo alcuni giorni fa dalla Procura, potrebbe andare per le lunghe. In questo caso il rischio per il centrosinistra è quello di avere un candidato sotto processo. “Ci dispiace per questa nuova inchiesta giudiziaria – spiega il capogruppo del Partito democratico, Davide Carta – Speriamo che tutto si risolva rapidamente con un proscioglimento del sindaco a cui siamo personalmente vicini. Al momento siamo molto concentrati per raggiungere il massimo dei risultati: alcuni stanno iniziando a vedersi ed altri lo saranno nei prossimi mesi. E su questo punto è intenzione del Pd pressare Zedda e la Giunta per raggiungere il massimo di risultati. Di fronte a risultati positivi è abbastanza evidente che il sindaco uscente sia il candidato naturale. La coalizione potrà comunque decidere se fare le primarie che sono uno strumento nella disponibilità di tutti coloro che si riconoscono nel centrosinistra e non solo dei gruppi dirigenti”.
