di Paolo Rapeanu
Ha trascorso la notte in tenda, fuori dalle porte di quel Consiglio regionale nel quale si è contribuito a decidere di tagliare fuori l’Aias dalla convenzione a partire dal 2019. Danilo Olianas, 56 anni, da decenni fa l’operatore sanitario per la società gestita dalla famiglia Randazzo: “Da dieci mesi non prendo lo stipendio, ho una moglie che non lavora e tre figli ai quali devi dire di ‘no’ a qualunque tipo di richiesta, anche quando si tratta di un giaccone o di un paio di scarpe. All’interno della mia famiglia, con il dramma che sto vivendo, è andata a perdersi tutta la serenità”.
“La Regione deve saldare i debiti che ha verso l’Aias, solo così potremo avere lo stipendio e sarà possibile anche mettersi in regola per l’accreditamento”, afferma il 56enne, “siamo costretti, per mangiare, a farci aiutare dai suoceri”.








